Liberi per Crotone: “Le nostre domande alle due destre al ballottaggio”

CROTONE, LE DUE DESTRE AL BALLOTTAGGIO

Per avere il nuovo sindaco di Crotone dovremo aspettare il secondo turno.  Ma chi va al ballottaggio nella città pitagorica?

Antonio Manica è stato il più votato al primo turno e rappresenta uno schieramento, composito ma politicamente omogeneo, che rispecchia il centrodestra nazionale. Una coalizione che va dai partiti classici come Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega (che è uscita dalle urne con un risultato striminzito, segno che il suo gruppo dirigente anche locale è indigesto ai crotonesi) alle forze “civiche” di destra ma in passato riconducibili anche ad un centrosinistra che, evidentemente, tanto centrosinistra non era. Quindi potremmo definirlo il candidato della destra istituzionale, quella destra, per intenderci, che governa attualmente la Regione Calabria.

Vincenzo Voce è arrivato secondo doppiando il candidato del “centrosinistra non ufficiale” Danilo Arcuri. Il risultato di Voce è ascrivibile “all’ondata populista degli ultimi anni, visto che il cosiddetto populismo quasi sempre identifica il “nemico del popolo” con la classe politica”, come scrive il politologo Loris Caruso su Il Manifesto. Un candidato che prende le distanze dalla sinistra e dalla destra, che propone discariche e inceneritori, che invoca il voto disgiunto perché “tutti gli altri sono incapaci”, che incentra tutta la sua azione (di cui peraltro si conosce poco in termini programmatici) sulla sua figura e su una concezione esasperatamente leaderista, che parla di se in terza persona, non può che essere, anche lui, ascrivibile alla destra. Una destra molto diversa da quella istituzionale di Manica. Una destra populista.

A questo proposito ci chiediamo se il Partito democratico (quello rappresentato da Franco Iacucci, per intenderci) abbia sostenuto il candidato Voce già al primo turno e, per quanto riguarda il ballottaggio, se corrisponda al vero ciò di cui in città  si vocifera, con troppa insistenza in questi giorni, ovvero che Carlo Tansi, il mentore di Voce, avrebbe chiamato proprio Iacucci per richiedere l’appoggio del Pd crotonese al suo candidato Voce. Non sappiamo cosa cederà il primo o cosa ha chiesto o cosa chiederanno in cambio i secondi e non sappiamo neanche se questi incontri hanno avuto o avranno ad oggetto gli assetti di governo, gli aspetti programmatici o direttamente l’entrata nel Pd nostrano. Certo, ci piacerebbe che tutto questo avvenisse alla luce del sole e che fosse spiegato agli elettori di centrosinistra, già sufficientemente disorientati e a tratti tramortiti dalle ultime dis-avventure dei suoi gruppi dirigenti. Magari se ci fosse un dibattito pubblico questa parte del Pd riuscirebbe nel suo intento: spostare molti più voti su Voce.

Infine, visto che non lo fa nessuno, magari per non “guastarsela” con il prossimo sindaco, vorremmo chiedere ai due candidati:

  • Se, oltre ad essere favorevoli alla realizzazione di discariche e inceneritori come hanno già dichiarato, sono anche favorevoli al tanto discusso deposito di Gas liquido e sullo stop al consumo di suolo, cioè se sono contrari a realizzare altre attività di speculazione edilizia (non chiediamo se ripuliranno le strade dalla spazzatura perché crediamo che come d’incanto la monnezza verrà rimossa in poco tempo dalle strade);
  • Se sono favorevoli o contrari a realizzare attività di accoglienza integrata verso i migranti che giungono sulle nostre terre a seguito di guerre, carestie, disastri ambientali;
  • Se sono favorevoli ad aumentare le risorse per il sociale e di quale idea di sociale sono portatori: un welfare comunitario, un welfare generativo, la mera erogazione di sevizi e nel caso quali.

Come si evince dal nostro ragionamento, Liberi per Crotone non sosterrà alcuna delle due destre che si confronteranno al ballottaggio del 4 e 5 ottobre.

Liberi per Crotone