Loredana Bertè a Sanremo: dal “pancione” alle standing ovation

Se si pensa alla storia della musica italiana, impossibile non citare il nome di Loredana Bertè. Artista calabrese di Bagnara che non ha di certo bisogno di presentazioni, Bertè tornerà quest’anno in gara al Festival di Sanremo per la dodicesima volta con Pazza. “È un genere un po’ autobiografico, parla di me – ha rivelato la cantante ai microfoni di RaiPlay – di solito io mi odio abbastanza, ma in questo momento mi amo, mi amo disperatamente”.

Nel 1986 la sua prima volta con Re un pancione finto, un vero e proprio esordio da star. Nel 1988 è di nuovo sul palco con Io, poi di nuovo nel 1991 con In questa cittànel 1993 in coppia con la sorella Mia Martini e il brano Stiamo come stiamo, nel 1994 con Amici non ne ho e nel 1995 con Angeli & angeli. E poi di nuovo nel 1997 con Luna, nel 2002 con Dimmi che mi ami e nel 2008 con Musica e parole, finendo squalificata per plagio.

Nel 2012 il ritorno in coppia con Gigi D’Alessio Respirare, mentre nel 2019 l’ultima partecipazione con Cosa ti aspetti da me, seguita ora da Sanremo 2024. Dove Bertè sarà anche Pazza, ma pare aver chiuso con le trasgressioni: “Oggi penso che essere normali sia la più grande trasgressione, secondo me – ha infatti raccontato l’artista – e poi come mai queste domande le fanno solo alle donne e non agli uomini? Sono loro oggi secondo me quelli che dettano le mode, diciamo”.

“A questo Sanremo non volevo mancare” aveva detto ad Amadeus lo scorso dicembre durante la finale di Sanremo giovani, “volevo essere negli annali storici di Amadeus”. “Noi ci conosciamo da tantissimo tempo” le aveva fatto eco il conduttore, “sono sempre stato un fan di Loredana, chi non lo è, e ogni anno dicevo ‘Loredana, ma quest’anno partecipi?’. Poi, quest’anno, l’ho chiamata e le ho detto ‘È il mio ultimo Festival’, e lei mi ha risposto ‘Ma io ho una canzone per te’. L’ho ascoltata e non potevo non prenderla a Sanremo, perché è fortissima come lei”.

(ansa)

Sono sempre la ragazza che per poco già s’incazza. Amarmi non è facile” recita una strofa di Pazzaascoltata in anteprima da Carlo Moretti per Repubblica e giudicata con un bel 9/10, e Loredana ribadisce: “Volevo proprio esserci quest’anno, dico bravo ad Amadeus perché non volevo mancare. In questo momento mi amo, mi amo disperatamente e lo grido nella canzone”.

LE UNDICI PARTECIPAZIONI DI LOREDANA BERTE’ A SANREMO

Sanremo 1986Re

Una carriera iniziata come ballerina al Piper Club di Roma verso la metà degli anni ’60, Loredana Bertè pubblica il primo album, Streaking (censurato dai media e stroncato dalla critica per l’alto tasso erotico dell’intero progetto, fortemente voluto dal produttore Alfredo Cerruti), nel 1974 su etichetta CGD, e approda per la prima volta sul palco di Sanremo in quella che è probabilmente la fase migliore della sua carriera, in termini di successo presso il pubblico. Come nel suo stile, lo fa lasciando a bocca aperta spettatori in sala e a casa: si presenta infatti sul palco fasciata in uno strettissimo abito nero e con un finto pancioneballando su una coreografia curata da Franco Miseria.

«La performance di Sanremo era stata preparata con molta cura e professionalità, in tre mesi di studio, di lavoro e di prove. L’idea del coreografo Franco Miseria era stata analizzata attentamente. Non era il pancione che doveva stupire, era il fatto che io cantavo ballando, cosa che non è certo facile e che pochissimi sono in grado di fare», dichiara l’artista alla rivista Musica e dischi. E aggiunge in una intervista a Sorrisi e canzoni: «Era un’ammissione di verità e personalità della donna nella sua dimensione più vera. Forse la gente crede che la donna incinta debba per forza soffrire in un letto e aspettare il lieto evento con un medico e una levatrice a fianco, invece che ballare, cantare, ed essere se stessa soprattutto in quei momenti così importanti per lei.». Nonostante il grande clamore mediatico il pezzo, scritto da Armando e Pino Mango, si classifica solo al nono posto.
Viene poi inserito nella raccolta Fotografando… i miei successi, in vendita subito dopo Sanremo su etichetta CBS e contenente anche Sei bellissima, primo grande exploit commerciale della Bertè datato 1975.

Una curiosità: ben venticinque anni dopo, il 15 maggio 2011, in occasione dell’evento live Radio 1’s Big Weekend di Carlisle (Regno Unito), Lady Gaga si esibisce con esattamente lo stesso look della Bertè, pancione compreso. E anche il cambio d’abito è chiaramente ispirato alla nostra artista: un vestito lungo molto simile a quello cucito su misura per Loredana da Gianni Versace e da lei indossato in occasione della serata finale del Festival.

Sanremo 1988Io

Scritta da Tony Cicco, fondatore (insieme ad Alberto Radius Gabriele Lorenzi) e batterista della Formula 3, e con l’arrangiamento curato da Corrado RusticiIo non va oltre la sedicesima posizione. Diventa una delle tracce dell’omonimo album, primo e unico pubblicato dalla Bertè su etichetta RCA.

Sanremo 1991, In questa città

Il pezzo, che porta la firma di Pino Daniele, fa addirittura peggio di Io, fermandosi al diciottesimo posto. Anche il lato B del 45 giri, Io non ho, porta la firma dell’indimenticabile cantautore napoletano. I due pezzi rappresentano gli inediti della raccolta intitolata Best, prodotta dallo stesso Daniele con Mario Lavezzi e Ivano Fossati e pubblicata su etichetta Wea.

Sanremo 1993Stiamo come stiamo (con Mia Martini)

Loredana Bertè sale per la prima volta sul palco con la sorella Mimìl’immensa stella fragile che si spegnerà solo due anni dopo. Ma la coppia non riesce a convincere pubblico e critica e chiude al penultimo posto. Il disco post-Sanremo, Ufficialmente dispersi, viene pubblicato su etichetta CBS e passa anch’esso praticamente inosservato a causa dei dissidi con la Sony che, di fatto, ne azzerano la promozione.

Sanremo 1994, Amici non ne ho

Tredicesimo classificato al Festival, il pezzo ottiene un buon successo commerciale, tagliando il traguardo delle 25mila copie vendute, nonché un grande successo nell’airplay radiofonico. Viene inserito nell’album Ingresso libero, pubblicato su etichetta Fonopoli/Zerolandia dello storico amico Renato Zero.

Sanremo 1995Angeli & angeli

Ancora un brano poco apprezzato dalla giuria sanremese: Angeli & angeli si classifica solo al diciannovesimo posto. È l’unico inedito della raccolta Ufficialmente ritrovati, pubblicata dopo il Festival su etichetta Columbia/Sony Music.

Sanremo 1997Luna

Ventesima e ultima nella classifica finale, viene inserita nell’album Un pettirosso da combattimento, il primo pubblicato da Loredana Bertè dopo la morte della sorella Mia Martini, su etichetta Sony.

Sanremo 2002Dimmi che mi ami

Chiusa la kermesse al diciassettesimo posto, Dimmi che mi ami viene pubblicata come EP insieme a tre inediti registrati nel 2000, parte del progetto Loredasia realizzato con Asia Argento e distribuito solo sul Web. I tre brani vengono successivamente reinseriti nell’album Babybertè, interamente realizzato — compresi produzione e arrangiamenti — da Loredana.

Sanremo 2008Musica e parole

La canzone viene eliminata subito dopo la prima esibizione, in quanto risulta già edita con il titolo L’ultimo segreto: medesimi autori — Alberto Radius e Oscar Avogadro —, identico ritornello e identica melodia. L’unica differenza è rappresentata dalla parte di testo scritta da Loredana Bertè stessa. Radius e Avogadro affermano di non ricordare che il pezzo fosse già stato pubblicato, ma non convincono: nonostante l’eliminazione, però, a Loredana viene permesso di esibirsi con Ivana Spagna nella serata dei duetti e lei lo fa, ma con le manette ai polsi. Musica e parole conquista anche il Premio della sala stampa radio-TV e viene inserita nella raccolta Bertilation.

Sanremo 2012Respirare (con Gigi D’Alessio)

Eliminato dalla giuria demoscopica al termine della seconda serata, il brano viene ripescato e conclude la kermesse in quarta posizione.

Sanremo 2019, Cosa vuoi da me 

La vincitrice morale di Sanremo 2019 è Loredana Bertè. E’ arrivata quarta ma ha vinto, moralmente parlando, Sanremo 2019 con un pezzo che sprigiona un’energia rock degna di una ventenne, Cosa Vuoi Da Me. Loredana è rimasta incredibilmente giù dal podio, al termine di un Festival di standing ovation a ripetizione, scatenando la rivolta dell’Ariston. Mai, in 69 anni, si era vista una simile reazione, con fischi e cori contro le giurie, il televoto, contro tutto e tutti per quella Bertè soltanto quarta.”Sono venuta puntando alla vittoria. Avrei voluto che almeno una Bertè restasse nella lista dei vincitori di Sanremo”. 

Timbro sporco e inconfondibile, grinta da leonessa e cuore di vetro caldo, trasgressiva per indole e non per fame di fama, Loredana Bertè è un’artista che non ha mai perso la voglia di rialzarsi e ripartire, non importa quanto grandi fossero il dolore e la delusione che l’avevano spinta nella polvere, reinventandosi ogni volta completamente tanto nel look quanto nelle sonorità: uno spirito libero nella accezione più piena e sincera del termine, come da lei stessa ribadito di recente alla presentazione del suo album non a caso intitolato LiBerté, pubblicato il 28 settembre scorso su etichetta Warner Bros. Records e contenente collaborazioni con diversi autori, tra i quali Ivano Fossati, nonché la hit estiva con i Boomdabash. Non ci resta che aspettare per scoprire con quali artigli la Regina del rock graffierà ancora.