Lorica, impianti di risalita. Sinistra Italiana: “Musmanno contraddice… se stesso”

SINISTRA ITALIANA Casali del Manco

Musmanno che contraddice Musmanno

Il 24 ottobre scorso, l’assessore regionale Musmanno era presente a Lorica all’incontro organizzato dalla FILT CGIL di Cosenza e dalla Camera del Lavoro per discutere della eventuale riapertura dell’impianto di risalita di Lorica-Cavaliere. L’assessore Musmanno, in quella sede, aveva dato rassicurazioni in merito alla possibilità di rinnovare la convenzione stipulata già nel 2018 tra la Regione Calabria, Ferrovie della Calabria e ARSAC, così da far ripartire gl’impianti dall’8 dicembre.

Oggi l’assessore Musmanno fa un passo indietro, e, più cautamente afferma: “E’ stato già individuato un possibile percorso per garantire l’apertura degli impianti di Lorica a partire dal prossimo 8 dicembre, con la disponibilità del Comune di Casali del Manco e dell’Amministratore Giudiziario della Lorica Ski, ma, trattandosi di un impianto ancora sottoposto a sequestro giudiziario, come stato già chiarito pubblicamente, nessuna soluzione potrà essere adottata senza la preventiva autorizzazione dell’autorità giudiziaria”.

Ci viene spontaneo muovere due osservazioni: 1) anche l’anno scorso gli impianti sciistici erano sottoposti a sequestro preventivo, eppure la convenzione è stata sottoscritta, proprio per garantire il loro funzionamento durante la stagione invernale. Cos’è cambiato quest’anno rispetto all’anno passato? 2) se le paure dell’assessore Musmanno fossero fondate, cosa sarebbe accaduto se la manifestazione di interesse del Comune di Casali del Manco verso soggetti privati avesse avuto esito positivo? Il privato che avesse preso in gestione una struttura sottoposta a sequestro preventivo, a quali rischi sarebbe andato incontro?

Al renziano e capogruppo di maggioranza di Casali de Manco, che accusa la Cgil di effettuare “inviti fasulli” ricordiamo che a Lorica bisognava presenziare non per fare la passerella ma per render conto agli operatori del settore, ai lavoratori sul perché un’opera così imponente non è ancora stata messa in funzione e del perché su quell’opera non è stata ultimata né la manutenzione ordinaria né quella straordinaria. E non si tratta affatto di sciacallaggio ma del sacrosanto diritto, di noi calabresi, di capire come l’attuale classe dirigente intende recuperare un’opera costata oltre 16 milioni di euro (e se dovessero chiederli indietro?) che ad oggi risulta abbandonata al suo triste destino. Se davvero aveste avuto a cuore lo sviluppo del nostro altopiano silano, vi sareste attivati a tempo debito e non avreste lascito trascorrere infruttuosamente tutti questi mesi, non avete programmato efficacemente la vostra azione amministrativa ed ora scaricate le vostre responsabilità sull’autorita’ giudiziaria e sul fatto che gl’impianti sono sottoposti a sequestro preventivo. VERGOGNA. NON SIETE IN GRADO NEMMENO DI ASSUMERVI LE VOSTRE RESPONSABILITÀ. Fortunatamente la giunta Oliverio è ormai al capolinea di questo viaggio di sola andata che ha portato alla nostra amata terra solo desolazione. Di Oliverio e Co. sicuramente non sentiremo la mancanza.

#graziezingaretti #indietrononsitorna