Marco, uno 007 alla luce del sole

Di Minniti mi piace lo stile. Sia nel vestire, che nel comunicare. Un uomo tutto di un pezzo, mi viene da dire. Di lui si dice che sia nato pelato.

Marco è uno che si sa muovere, in tutti i sensi. Quel suo mettersi la mano in tasca, a giacca aperta, mentre con l’altra tiene all’orecchio il telefonino, andando su e giù per la strada, con fare misterioso, mi fa impazzire.

Ogni volta che lo vedi così, avvolto in quell’alone di segreto, ti chiedi sempre: chissà con chi starà parlando. Chissà di quali misteri si starà occupando. Un fascino che non ti dico. A me piace anche come uomo. E’ bello. Diciamoci la verità. Lo vedo come una specie di 007, sia come fascino che emana, degno di tutti gli attori belli che hanno interpretato questo mitico personaggio, sia dal punto di vista dell’azione.

007

Perché Marco è anche un uomo d’azione. Quando c’è da battersi non si tira mai indietro. Ma lo fa sempre con garbo e gentilezza. Con lealtà, come si addice ad un galantuomo quale lui è. Insomma ho solo parole buone e belle per lui. Ed è giusto che a concludere questa intensa giornata di lavoro per il PD calabrese, riunito in assemblea a Falerna, sia stato proprio lui. Lo ha fatto con parole che rincuorano e danno speranza a tutti. Poveri e ricchi, belli e brutti, amici e nemici. Non resta altro che leggerle, per capire che non ho esagerato, giusto con qualche nota a margine, così come abbiamo fatto per Magorno.

P.S. per tutti i lettori, tranne Minniti. Lo so che state pensando che la mia premessa è una slinguazzata degna del miglior Magorno, a Marco, e avete pensato bene. E’ una slinguazzata bella e buona, lo ammetto. Io non me lo faccio nemico. Meglio averlo amico. Provateci voi a parlare male di lui, e poi mi dite.

Ecco le sue parole.

“Oggi noi abbiamo costruito un tentativo di unita’ effettiva del Pd calabrese che sta negli obiettivi tracciati nel documento che e’ stato approvato”.

Bravo Marco è così che si parla.

“Il documento votato – ha aggiunto Marco – è molto importante. E’ stata una discussione molto interessante e positiva. Non bisogna firmare una tregua all’interno del Pd perchè abbiamo bisogno di fare quello che abbiamo tentato di fare oggi: un patto politico alla luce del sole con l’obiettivo di mettere il governo calabrese all’interno del governo per l’Italia. Il problema non è soltanto che la Calabria non può fare a meno dell’Italia, ma è chiedersi se l’Italia può fare a meno della Calabria, che è in una posizione geostrategica nel Mediterraneo dove si gioca un pezzo delle opportunità del mondo”.

marcoinestasi

Voglio vedere chi ha il coraggio di contestare a Marco il passaggio “alla luce del sole”. Lui che ama l’ombra (per via della pelata, perché non può stare tanto al sole, lo dico per questo, non c’è doppio senso). Bellissimo, poi, il passaggio marzulliano sulla Calabria che si deve fare una domanda e darsi una risposta.

“Non ci sono più alibi: il Pd oggi si colloca – ha proseguito Minniti – nella sfida di Governo e farà di tutto per vincerla e per farlo dobbiamo introdurre due principi che sono altrettanto forti: discontinuità perchè se vogliamo cambiare la Calabria dobbiamo cambiare rispetto al passato; dobbiamo poi vincere la sfida dell’innovazione. In questo momento abbiamo il più alto indice di fiducia storicamente dato: il Paese comincia ad avere fiducia nel futuro, mentre finora è stato con il freno a mano tirato. La presenza di esponenti in Giunta che non sono espressione del Consiglio regionale è a vantaggio dell’Assise legislativa. Oggi abbiamo preso atto di una consapevolezza politica e ciò non si è mai registrato nella vita di questa regione: il destino di una formazione politica, il Pd, ed il destino di questa regione sono incrociati e tutto questo ci carica di grossissime responsabilità”. La firma del ‘Patto per la Calabria’ – ha concluso – sarà cruciale perchè insieme, il Governo Renzi e il Governo Oliverio, prenderanno per mano le sorti della Calabria”.

In questo passaggio c’è tutto il suo spirito battagliero e tenace. E queste sue parole non sono una promessa, ma un dato di fatto. Se dice che ci prenderà per mano, e insieme andremo, come intrepidi cavalieri incontro al nostro destino, oltre che a crederci, c’è anche da stare poco tranquilli. Non perché mi riferisco a qualcosa di losco, o poco chiaro, ma perchè ci aspettano tumultuose e misteriose avventure. E niente e nessuno potrà mai fermarlo. Ci potete scommettere. Amen. (bravo Marco)

GdD