Metro, le bugie di Musmanno: ecco perché l’appalto va annullato

METROTRAMVIA | di Matteo Olivieri

Tutte le affermazioni fatte dall’assessore regionale Prof. Musmanno, in risposta alla interrogazione consiliare di Carlo Guccione, sono smontabili e confutabili con documenti ufficiali alla mano. In sostanza, le responsabilità nel ritardo della progettazione esecutiva vengono addebitate «a esigenze nascenti dall’Accordo di Programma e dall’atteggiamento, certamente non collaborativo, degli enti gestori di pubblici servizi che hanno solo in fase di redazione del progetto esecutivo palesato realmente le interferenze presenti sul territorio, generando altresì maggiori costi per l’intero intervento».

Tale argomentazione è funzionale a tenere in vita l’appalto, che invece ha tutte le ragioni per essere annullato (come ho già scritto altrove). In realtà, non vi è nulla di più falso nelle affermazioni dell’Assessore Prof. Musmanno: 1) in precedente determina del dirigente regionale/RUP (09/2018) si affermava infatti che lo spostamento del binario (per consentire la realizzazione del Parco urbano) su Viale Parco avrebbe fatto risparmiare tempo e denaro, visto che si trattava del lato con minori interferenze;

“durante la riunione di cui al precedente punto si è stabilito di valutare lo spostamento dell’asse della tramvia nel lato opposto a quello contenuto nelle indicazioni progettuali fornite dal Comune di Cosenza, in posizione simmetrica rispetto all’asse dell’attuale “Viale Parco”, ubicando l’asse tramviario nella carreggiata direzione nord, bordo est, mantenendo comunque sostanzialmente inalterata l’impostazione progettuale data al Parco Urbano. Tale soluzione determinerebbe una convenienza generale per l’appalto, riducendo sensibilmente le problematiche connesse ai tempi di esecuzione delle lavorazioni principali, diminuendo sensibilmente per l’amministrazione i costi di progettazione e di esecuzione afferenti allo spostamento dei sottoservizi. Il Comune di Cosenza non ha evidenziato elementi ostativi a tale scelta, a condizione che la Regione si faccia carico degli oneri progettuali insorgenti per le modifiche alle indicazioni progettuali del “Parco Urbano”, già redatto a carico del comune di Cosenza e trasmesso alla Regione, per come previsto nell’Accordo di Programma;” DECRETO DIRIGENZIALE “Registro dei decreti dei Dirigenti della Regione Calabria” N°. 9254 del 22/08/2018 su Burc n. 96 del 26 Settembre 2018

2) i sottoservizi sono ben mappati e conosciuti fin dalle tavole del progetto definitivo, e sono stati già spostati pagando le relative fatture alle aziende di volta in volta competenti. In particolare, le aziende di servizi pubblici non hanno opposto alcuna obiezione (esistono i verbali della conferenza dei servizi), a patto che gli si pagassero i lavori da effettuare. Cosa ampiamente fatta, come da me già documentato.

Inoltre, indirettamente, l’assessore conferma quanto da me sostenuto più e più volte in questi anni, ovvero: 1) «nuovi aspetti non precedentemente valutati che dovevano soggiacere al parere dei comuni di Rende e Cosenza» ma che nei rispettivi consigli comunali non sono mai approdati né discussi e, dunque, mancano i pareri vincolanti per legge;

2) «tanto il Comune di Cosenza che quello di Rende, avevano attestato che le aree sulle quali ricadeva l’intero intervento (ovviamente per la sola parte relativa alle prossimità stradali e/o di spazi pubblici) erano di proprietà comunale» e quindi le molte delle informazioni fornite nel progetto sono false (motivo di annullamento della gara d’appalto).

E’ stato dunque confermato che i lavori “fantasma” del Parco urbano di Cosenza stiano andando avanti NONOSTANTE l’assenza del progetto esecutivo, e dunque è lecito chiedere chi sta pagando per tali “lavori”? Purtroppo tale domanda rimane ancora una volta senza risposta ufficiale. E loro se ne guardano bene dal rispondere!
E’ un vero peccato che chi è chiamato a rappresentare i calabresi nella giunta regionale, faccia in realtà gli interessi di una lobby ormai sull’orlo del fallimento, e non sia in grado di parlare il linguaggio della verità ai propri corregionali!