Metro leggera, le due facce di Occhiuto

In questi giorni è ritornata d’attualità la questione della metro leggera, una delle “galline dalle uova d’oro” a disposizione di chi si prenderà la città alle prossime elezioni e su cui si sta combattendo una guerra sotterranea tra i potentati politici. I 160 milioni della metro fanno gola a tutti, così come i soldi che verranno dal nuovo ospedale e altre fantasiose infrastrutture che stanno uscendo dal cilindro magico della politica e che serviranno solo ad ingrassare le lobby di potere.

Iacchite’ è contraria alla metropolitana leggera, opera dannosa e inutile. Quei soldi possono e devono servire per potenziare e migliorare infrastrutture già esistenti.

I consiglieri comunali che si richiamano alle posizioni politiche di Mario Occhiuto stanno bombardando i media e i social network affermando di essere contrari alla metropolitana leggera Cosenza-Rende-Università della Calabria.

Ma devono avere qualche problema di memoria perché nella seduta del 24 aprile 2013 hanno votato un documento di pieno appoggio al progetto, ormai giunto alla sua fase finale. Della serie: quando ero sindaco andava bene, adesso non più.

 

I consiglieri Occhiuto, Bozzo, Caputo, Cesario, Commodaro, De Cicco, Di Nardo, Gervasi, Lo Gullo, Manna, Morrone, Nigro, Nucci, Quintieri, Salerno, Spadafora F., Spadafora G. e Spataro, dal canto loro, hanno votato sì al seguente documento sempre nel consiglio comunale del 24 aprile 2013.

Eccone il testo.

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«La metropolitana leggera che andrà a collegare il centro della Città di Cosenza con Rende e con l’Università della Calabria costituisce, per importanza strategica e per la consistenza della provvista finanziaria stanziata per la sua esecuzione, una delle opere infrastrutturali più importanti che verrà realizzata nell’Area Urbana.
L’opera, progettata già da tempo, ha seguito un iter amministrativo molto complesso ed articolato, che ha visto, impegnato Istituzioni locali e territoriali ed Organismi Comunitari ad effettuare valutazioni particolarmente approfondite, sotto il profilo politico, amministrativo, tecnico e di sostenibilità finanziaria relativa alla realizzazione dell’intervento ed alla conseguente gestione del servizio di trasporto.
Nel corso di questo lungo percorso politico ed amministrativo sono stati adottati atti e provvedimenti formali, da parte dei vari Organi, ciascuno coinvolto per le proprie competenze, nei quali la messa in opera dell’importante infrastruttura è stata valutata positivamente in tutti i suoi aspetti realizzativi e gestionali.
Anche il percorso che ha portato all’appostamento dell’ingente provvista finanziaria necessaria per la concreta esecuzione dei lavori, è stato particolarmente travagliato e complesso e, soltanto di recente, si è concluso positivamente mediante la previsione di adeguate somme provenienti in parte da fondi comunitari, in parte da risorse nazionali ed in parte da fondi regionali.
Sussistono, pertanto, finalmente le condizioni ed i presupposti amministrativi e finanziari per far sì che il progetto venga effettivamente e concretamente realizzato.
In questa prospettiva, l’investimento di consistenti fondi per la realizzazione della metropolitana leggera, unitamente ad altri auspicabili interventi di razionalizzazione del sistema di trasporto pubblico e di mobilità, offrirà alla Collettività un servizio, efficiente, moderno, economico ed ecologico che arricchirà e modulerà ulteriormente, elevandone il livello qualitativo, l’offerta all’utenza dell’intera Area Urbana, con la benefica conseguenza di una disincentivazione alla utilizzazione del mezzo privato.

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L’opera, tuttavia, dovrà essere realizzata nell’ottica di limitare al minimo l’impatto ambientale e paesaggistico: di preservare le aree destinate a verde e quindi la parte centrale del Viale; di evitare che vengano allocate barriere fisiche e visive nei tratti di attraversamento del Viale Mancini; di utilizzare la massima accortezza tecnico-architettonica per realizzare un migliore inserimento ambientale delle stazioni di fermata, mediante, se necessario, la predisposizione di un approfondito studio; di adottare tutti i più moderni accorgimenti tecnici per ridurre al massimo l’emissione di rumori e il prodursi di vibrazioni; di limitare al massimo l’utilizzazione delle carreggiate di Viale Mancini; di realizzare la linea ferrata non al centro del Viale Mancini, ma sul lato ovest del medesimo Viale, al fine di contestualizzare meglio l’infrastruttura con l’attuale assetto urbanistico; di predisporre tutto quanto necessario per far sì che in fase di cantierizzazione sia consentita l’utilizzazione di almeno una carreggiata per il traffico veicolare e della zona verde per i pedoni.
In tal senso, quindi, fermo restando l’intento del Consiglio Comunale di Cosenza di sostenere la realizzazione dell’opera, per come già approvata dai competenti Organi nelle varie fasi procedimentali, occorre sollecitare la Regione a far sì che nel disciplinare di gara sia prevista la possibilità di apportare – in sede di offerta da parte delle imprese partecipanti – varianti migliorative che rendano la stessa aderente ai criteri ed alle esigenze innanzi prospettate. Il tutto sempre nell’interesse prioritario di non perdere il finanziamento».

Occhiuto, Bozzo, Caputo, Cesario, Commodaro, De Cicco, Di Nardo, Gervasi, Lo Gullo, Manna, Morrone, Nigro, Nucci, Quintieri, Salerno, Spadafora F., Spadafora G. e Spataro

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In quella stessa seduta (24 aprile 2013) consiglieri comunali Cipparrone, Ambrogio, Frammartino, Lucente, Mazzuca, Paolini e Savastano hanno votato un altro documento nel quale si legge.

«Il Consiglio Comunale impegna Sindaco ed Amministrazione a porre in essere tutte le procedure necessarie per dotare la città dell’opera definita “metropolitana leggera” anche al fine di non perdere il finanziamento a ciò destinato. Manifesta la propria disponibilità a valutare nelle forme e nei modi opportuni – e sempre a condizione di conservare il finanziamento – ogni eventuale adeguamento dell’opera che possa essere proposto e ritenuto necessario per attuali esigenze della città».

Dunque, anche in questo caso, non si evince nessuna contrarietà al progetto.