‘Ndrangheta, politica e massoneria: la cena di Pittelli con otto magistrati e il fascicolo a Salerno

Appunti scritti a mano con un elenco dettagliato dei temi dell’inchiesta “Rinascita” e la registrazione di una cena con un pool di magistrati. E’ quanto rivelava L’Espresso in un’inchiesta firmata da Giovanni Tizian appena quattro mesi fa, anche se con la pandemia in atto sembra passata un’eternità. Il giornalista approfondiva i risvolti e i retroscena del maxi blitz condotto dal Ros e dal Comando provinciale dei carabinieri lo scorso 19 dicembre sotto il coordinamento della Dda di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri e si soffermava sulla figura di uno dei principali indagati, l’avvocato Giancarlo Pittelli.

La cena e le cimici del Ros – Proprio a casa del noto penalista catanzarese i carabinieri avrebbero trovato l’elenco dettagliato dei temi trattati dall’indagine per la quale è finito in carcere con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo quanto riportato dall’Espresso, i Ros avrebbero anche registrato una cena nella sua abitazione con otto magistrati e altri professionisti. “Toghe – precisa il settimanale citando fonti autorevoli – non della Procura ma di altri uffici giudiziari di Catanzaro. Contatti privilegiati dell’ex senatore finiti in informative senza ipotesi di reato inviate alla Procura di Salerno competente sui magistrati catanzaresi”.

Pittelli è stato arrestato, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, lo scorso 19 dicembre nell’operazione ‘Rinascita Scott’ condotta dal Ros e dal Comando provinciale dei carabinieri su input della Dda di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri, nel corso della quale sono finite in manette oltre 300 persone, accusate di avere legami con la cosca di ‘ndrangheta Mancuso di Limbadi.