Nuovo Tribunale di Reggio, si torna in Consiglio

Si dovrà tornare in Consiglio comunale per approvare nuovamente la convenzione con la quale il Comune concederà all’Agenzia del Demanio il diritto di superficie dell’area del costruendo Palazzo di Giustizia. La novità è emersa nei giorni scorsi in seguito ad alcune verifiche tecniche sull’area oggetto peraltro di una contorta vicenda che riguardava Regione e Comune e prevede che la nuova convenzione sia comprensiva di tutti i diritti ma anche una serie di aspetti migliorativi per il Comune a cui toccheranno gli introiti dei servizi connessi all’attività giudiziaria.
Era strano che dopo tutti questi mesi di attesa non fosse successo nulla. Non era stata, infatti, comunicata alcuna novità sul bando per la realizzazione del Palazzo di Giustizia. A distanza di quasi un anno dalla firma del protocollo che ha consegnato nelle mani del ministero della Giustizia il peso del completamento del Tribunale, quindi, si deve attendere ancora. Da quando il Consiglio comunale ha ceduto il diritto di superficie all’Agenzia del Demanio della zona dove verranno trasferiti tutti gli uffici giudiziari si sta cercando di avere un quadro completo e libero di tutti ostacoli che in futuro avrebbero potuto provocare intoppi. Quel passaggio era considerato necessario affinché il ministero potesse iniziare a operare.

Nei fatti, a distanza di mesi, siamo ancora nella complessa fase amministrativa e non si conosce neppure quale sarà la strategia del Ministero su come proseguire: ovvero se scegliere di bandire una nuova gara oppure scorrere la graduatoria.

Ancora pare che si debbano superare altri ostacoli di natura tecnica e burocratica prima di arrivare alla gara milionaria e di certo c’è che dal Ministero hanno dato preciso mandato all’organismo tecnico della Presidenza del Consiglio dei ministri di fare in fretta ma soprattutto bene, dal momento che è vietato partire per poi fermarsi o peggio ancora essere costretti a tornare indietro. Si sta lavorando sotto traccia per definire tutto al meglio e questo anche spesso lontani dai riflettori perché molti annunci sono stati disattesi. E proprio per questo si susseguono le verifiche da parte degli uffici dell’Uta al fine di arrivare quanto prima a una nuova gara per completare quanto era stato lasciato incompiuto per 17 anni. Due appalti ed entrambi finiti male per il Comune. Adesso ce ne sarà un altro ma sarà gestito direttamente dal Ministero della Giustizia. Fonte: Gazzetta del Sud