Occhiuto e i suoi servi sciocchi hanno portato l’Amaco sull’orlo del fallimento

Marcello Manna e Mario Occhiuto

Un buco che sfiora il milione di euro al quale vanno aggiunte perdite altrettanto ingenti derivanti dal prolungamento delle tratte dei bus che dovrebbero girare solo in città e che invece hanno virato per diverso tempo da e per l’università e anche in Presila e a Piano Lago. Nell’ottica megalomane di un sindaco che non sa gestire minimamente una città.

Sono questi i “risultati” che vengono prodotti dall’Amaco, l’azienda di trasporti della città. Perchè all’Amaco, è appena il caso di ricordarlo, funziona un po’ come nel resto delle politiche comunali: intanto diamo i servizi, poi per pagarli c’è sempre tempo.

Questa visione un po’ adolescenziale della finanza pubblica fa anche tenerezza, se non fosse che poi si riversa in modo concretamente pericoloso sui traballanti bilanci delle aziende pubbliche.

All’Amaco il deficit di esercizio per il 2014 si è attestato a circa 800mila euro. Questo enorme buco è il frutto di spese fuori controllo, degli stipendi del cda mai ridotti, dei lauti premi autoassegnati a quel furbacchione del presidente (tale Mario Capalbo), degli acquisti di vettori senza alcuna gara nonchè dei dissuasori e delle varie pensiline sparse in tutto il territorio cittadino (ne abbiamo scritto proprio qualche giorno fa http://www.iacchite.com/modello-amaco-per-gli-amici-acquisti-senza-gara-per-500mila-euro-affari-per-tutti/)

Il sindaco Occhiuto non solo è informato di tutto ciò ma evita accuratamente di dare una risposta da mesi e mesi, salvo poi farci dire dai suoi collaboratori che sta facendo la “rivoluzione” del trasporto pubblico. Balle e bugie che i cosentini onesti ovviamente valutano per quelle che sono.

Dentro l’azienda, ormai da più tempo, l’allarme è altissimo. Chi lavora sul serio si arrovella in calcoli utili ad arginare questa pesantissima emorragia. Ma chi sta ai piani alti continua a spendere e a spandere, tanto alla procura di Cosenza (questo lo sanno anche i bambini) sono tutti amici di Mario il bugiardo. E i cosentini devono sapere che tutti quei viaggi, anche notturni, dei nostri pullman da e per l’Università, sono costati un bel po’ di soldini, che la Regione non ha certo restituito indietro. Occhiuto li ha investiti per dimostrare quanto è bravo… Pensate come siamo messi male!

busamaco

E, visto che ci siamo, è anche giusto che la gente sappia quanto ci sono costati i viaggi di Mario per consentirgli di farsi i selfie con la fascia tricolore dentro i mezzi dell’Amaco.

Il calcolo è molto semplice. Bisogna partire dal presupposto che la Regione ti finanzia i chilometri che percorrono i tuoi mezzi per effettuare il trasporto pubblico. Ogni chilometro viene rimborsato per 2 euro e 64 centesimi, per cui basta moltiplicare questo coefficiente per i chilometri effettuati su ogni singola linea per capire quanti soldi dovrebbero arrivare e invece non arriveranno mai dalla Regione. Perchè la discriminante è che per essere rimborsati, il percorso dev’essere autorizzato. E quelle nuove linee non lo sono, come hanno ampiamente dimostrato i blitz e le contestazioni dei vigili urbani. Per cui, sulla linea Cosenza-Unical, con 67 corse al giorno moltiplicate per 14 chilometri di lunghezza sulla linea, avremo 804 chilometri percorsi al giorno.

Moltiplichiamo ora questa cifra per il coefficiente di 2 euro e rotti e avremo il risultato della spesa per una giornata di viaggi: 2mila 125 euro. Addizioniamola per tutti i giorni nei quali Occhiuto si è pavoneggiato con la cittadinanza e avremo il risultato finale. Ci sono stati almeno due-tre mesi (ma ragioniamo per difetto…) di frenetica attività. Il calcolo, a questo punto, fatelo voi stessi.

E con lo stesso metro, dovremmo aggiungerci anche i costi relativi alle corse per la Presila e per Piano Lago. Insomma, un disastro.

Eppure Occhiuto dovrebbe sapere bene che i costi del trasporto pubblico sono a carico della comunità e che anche le società a totale capitale pubblico hanno obblighi di pareggio di bilancio, pena il loro fallimento.

Proprio oggi, dopo mesi di sonno irritante, tre consiglieri di opposizione si sono svegliati producendo un’interrogazione. Niente di trascendentale, per carità. Ma è pur sempre un primo timido segnale di risveglio. Occhiuto, nel frattempo, fa scrivere ai suoi servi sciocchi che sta ridisegnando il trasporto pubblico locale con Marcello Manna e il sindaco di Castrolibero.

E intanto l’Amaco è sempre più in balia delle onde. Vedremo come andrà a finire.