Omicidio a Verzino, è in stato di fermo il 64enne che ha ucciso il genero e ferito il nipote

Nelle primissime ore di questa mattina, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Cirò Marina (KR) e quelli della Stazione di Verzino (KR), a parziale conclusione delle indagini scaturite dall’omicidio di Luigi Greco e del ferimento del figlio di questi, Francesco, hanno sottoposto a Fermo d’Indiziato di Delitto per “omicidio aggravato premeditato”, “tentato omicidio”, “porto illegale di arma clandestina e detenzione abusiva di munizioni”, nonché “ricettazione”, Vito Avenoso, 64enne.

L’uomo avrebbe imbracciato il fucile caricato a pallettoni di cui era in possesso, per fare fuoco in casa contro il genero, Luigi Greco, boscaiolo di 43 anni, colpendolo al torace e uccidendolo all’istante. Poi avrebbe puntato l’arma prima contro un nipote che era fuori dell’appartamento, Francesco, di 18 anni, rimasto ferito in modo grave alla testa e, ancora, verso un altro nipote che, però, è riuscito sfuggire alla furia del nonno. Teatro di questo fatto di sangue, una edificio di via Lenin dove vivevano sia la vittima, al piano terra, sia il presunto assassino, al primo piano. Il diciottenne subito soccorso, è stato trasportato direttamente in elisoccorso nell’ospedale di Catanzaro. Le sue condizioni sono giudicate gravi.

L’arma utilizzata da Vito Avenoso è un fucile calibro 12 con la matricola abrasa, illegalmente detenuto, sul quale saranno effettuati ulteriori accertamenti tecnici da parte del R.I.S. di Messina, ha dapprima teso un agguato, verso le ore 10.00, nelle campagne tra Cerenzia (KR) e Caccuri (KR), alla vittima, la quale si trovava a bordo di un camion ed è riuscita miracolosamente a sfuggirvi, riuscendo, tuttavia, a mettere in atto il suo intento omicidiario alle successive ore 11.30, quando, a Verzino, con modalità ancora in corso di compiuto accertamento, raggiungeva GRECO Luigi, GRECO Francesco e il fratello di quest’ultimo nei pressi della loro abitazione, ove, poco fuori dalla stessa, attingeva mortalmente la vittima, ferendo gravemente il nipote Francesco, sparando complessivamente 7 colpi con la suddetta arma.

La cause del delitto sono verosimilmente riconducibili a prolungati dissidi familiari tra il fermato e la famiglia della vittima. Nel 2021, il G.I.P. del Tribunale di Crotone aveva emesso, nei confronti di GRECO Luigi e di uno dei suoi figli (quello scampato alla sparatoria), un’Ordinanza di Custodia Cautelare di “divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi da essa frequentati”, per tutelare la moglie del primo (figlia di Vito Avenoso), a causa di continui maltrattamenti di cui quest’ultima era vittima in ambito familiare. Al termine degli accertamenti, che proseguiranno nei prossimi giorni per chiarire ancora meglio le cause e dettagliare le modalità del delitto, A. V. è stato condotto presso la Casa Circondariale di Catanzaro e messo a disposizione della competente Autorità Giudiziaria, informata dai Carabinieri di Cirò Marina.