Omicidio Bergamini. Donata a muso duro: “La difesa vorrebbe far sparire l’avvocato Anselmo”

Le due udienze previste per la fine del mese di aprile per il processo per l’omicidio di Denis Bergamini, in corso davanti alla Corte d’Assise di Cosenza, sono state rinviate a causa del legittimo impedimento dell’avvocato della famiglia Bergamini, Fabio Anselmo, risultato positivo al Covid. Il presidente Paola Lucente ha già fissato per il 9 e l’11 maggio le due udienze rinviate ma la circostanza deve aver dato parecchio fastidio alla difesa dell’imputata di omicidio volontario e pluriaggravato Isabella Internò e ai suoi fiancheggiatori, primo tra tutti il “solito” scribacchino senzapalle (gli devono ancora spuntare, dicono gli esperti) asservito agli assassini. Stavolta ad assestargli una serie di fendenti strameritati è Donata Bergamini, sorella del nostro Campione.

dalla pagina FB di Donata Bergamini

Capisco che per il giornalista Cribari, soldale con la difesa Internó, come si apprezza dalla sua viva voce nelle intercettazioni delle sue conversazioni con il di lei cognato, tutto può essere usato per gettare ombre sul mio avvocato, e su altri, pur di ventilare complotti e far credere oscure trame, ma utilizzare un rinvio per una semplice emergenza Covid, mi sembra proprio eccessivo.
Addirittura Cribari e le difese si dolgono del fatto che Fabio non ne avrebbe avuto diritto perché difende noi famigliari di Denis. Si dimenticano che lui ha voluto essere in udienza a Cosenza nonostante fosse appena deceduto suo padre ed il funerale dovesse esser ancora celebrato.
Per loro è importante che l’avvocato Anselmo sparisca. Questo capisco. E mi dispiace tanto per Fabio e per tutti coloro che stanno cercando di fare emergere la verità in questo processo: Denis non si è suicidato. È stato ucciso ed il processo è in corso per questo. Tutto questo fango è inutile.