Paola. La mafiosità e la città: un confronto che torna ogni 21 Luglio (di Francesco Frangella)

di Francesco Frangella

Fonte: Marsili Notizie (https://www.marsilinotizie.it/2022/07/paola-la-mafiosita-e-la-citta-un-confronto-che-torna-ogni-21-luglio/)

Oggi per Paola è un giorno triste, come d’altronde lo sono stati ieri e l’altro ieri.

La tristezza di oggi è però diversa da quella che ha pervaso la comunità in questi giorni, perché non è figlia della “tragica fatalità” ma della “fatalità meditata”, organizzata e disorganizzata al punto da aver confuso l’obiettivo del suo raid.

Diciotto anni fa, a Paola, un cittadino esemplare è stato assassinato per uno “scambio di persona”. Un padre di famiglia, freddato mentre sedeva tranquillo a leggere il giornale, nel corso di una pausa dal lavoro come operaio idraulico forestale.

Non ha neanche avuto il tempo che è stato concesso al “Piero” della celebre canzone di De Andrè – che nella morte in guerra è  riuscito a dedicare comunque un pensiero alla sua “Ninetta” –. Tonino Maiorano è morto senza la consapevolezza di trovarsi di fronte alla morte “per mano nemica”, perché il suo percorso di vita è stato un percorso di pace. Purtroppo per lui, però, i nemici li aveva uno che per tanti anni passò per l’essere il “capobastone” di una ‘ndrina locale, un soggetto che per corporatura e altri dettagli, ad un occhio inesperto, sarebbe potuto sembrare (anche) Tonino Maiorano. E l’occhio dei due sicari era talmente inesperto che, piombando con una moto sul piazzale antistante gli impianti sportivi di Sant’Agata, hanno sparato all’impazzata contro “la sagoma” che gli è parsa più corrispondente all’identikit ricevuto. Una cosa inaudita, che la dice lunga sulla caratura delle leve che stavano affermandosi tra le frange della mafiosità locale.

Oggi è il giorno in cui, nel 2004, un marito non è tornato a casa da sua moglie, perché due tizi imbardati in un casco integrale, gli si sono parati davanti e hanno fatto fuoco, secondo una dinamica che, ad immaginarla, richiama scene di celebri film.

Mandanti, esecutori e vittime mancate, sono stati successivamente tutti inclusi nell’inchiesta “Tela del Ragno”, con la quale il Procuratore Eugenio Facciolla ha posto fine all’escalation di eventi delittuosi, di chiaro stampo mafioso, che stava prendendo a correre tra le vie della Città del Santo, dove si è arrivati ad assistere ad inseguimenti in moto con pistola in pugno, in cui chi inseguiva sparava all’impazzata contro chi – anche lui su due ruote – è riuscito per sua fortuna a schivare la morte. Il tutto nella normalità del traffico veicolare e pedonale di una tipica giornata urbana.

Paola come il set di un film dove l’impassibilità della collettività, di fronte alle prevaricazioni sempre più marcate e le stragi più o meno mancate (si ricordi che fu piazzata anche un’autobomba nel pieno della vitalità di Sant’Agata, che non seminò morte e distruzione solo per una casualità), stava favorendo l’insinuazione tentacolare della ‘ndrangheta, con i “piocciotteddri beddri” che si facevano beffe della legge, ostentando sicumera in ogni dove, talmente erano presenti di fronte a tutto ciò che avrebbe potuto essere “produttivo”. Alcuni tra costoro oggigiorno si sono pentiti delle loro azioni e sono diventati collaboratori di giustizia, con contributi che sono valsi parecchie sentenze all’esito del processo “Tela del Ragno”.

Paola e il crimine organizzato di stampo ‘ndranghetistico, ciclicamente si sono incontrati con cadenze ventennali, ogni volta che il popolo ha pagato dazio con una “vittima innocente”, come – quattro lustri prima di Maiorano – è stato Luigi Gravina. Soltanto dopo il “caduto senza colpe”, la collettività ha reagito, sollecitando le Istituzioni, alle quali è bastata l’Autorità di cui sono investite per mettere argini all’incontrollata slavina che stava abbattendosi sul territorio (barriere che ancora oggi, 21 Luglio 2022, dimostrano la loro efficacia, come testimoniano i quattro arresti di queste ore proprio nell’ambito dell’assassinio dell’operaio idraulico forestale).

Purtroppo, in una di queste cadenze apparentemente “regolari”, è capitata la famiglia di Tonino Maiorano, da diciott’anni orfana di un elemento portante, destinato certamente ad una vita tranquilla, serena e ricca di soddisfazioni.

Toccanti le parole della figlia Chiara, la quale ha intrapreso carriera da magistrato, che sulla locandina predisposta per le iniziative che si terranno oggi – data istituzionalizzata e celebrata come “Giornata della Memoria e dell’Impegno” – ha scritto: «Da piccola non avrei mai pensato di affrontare la mafia, non conoscevo la mafia, non si poteva parlare di mafia… il 21 luglio lei ha incontrato me portandosi via mio padre».

«La Giornata della Memoria e dell’Impegno che celebreremo domani (oggi per chi legge, ndr) – ha anticipato la vicesindaco Maria Pia Serranò – come ogni anno dalla sua istituzione, sarà densa del ricordo e della partecipazione dell’intera comunità paolana, intimamente coinvolta in una tragedia che ha cambiato per sempre la vita di ognuno. Tonino Maiorano, esemplare per rettitudine e onestà, è stato una vittima innocente del cancro pestilenziale che sempre nuove recidive tenta sul territorio, e che sempre potrà essere affrontato solo a patto che Memoria e Impegno siano operative. Non si può dimenticare ciò che è stato e, in virtù del ricordo, si deve sempre lavorare affinché il male non si ripeta. La mafiosità si estirpa con l’attenzione: essere vigili sulla nostra integrità e su ciò che ci circonda, è uno dei modi per vivere la collettività, base della civiltà necessaria a contrastare ogni forma di devianza. Oggi – ha concluso la Serranò – servirà a ricordarcelo per dire, una volta ancora, “mai più”».

Il programma della Giornata della Memoria e dell’Impegno prevede, per le ore 10.00 di questa mattina, la deposizione di una corona di fiori sul luogo, indicato da una targa sul muro esterno dello stadio “Tarsitano”, dove Tonino Maiorano è stato privato della vita. A seguire, alle ore 19.00 presso la Chiesa del Rosario, si terrà una funzione religiosa. Il tutto sarà trasmesso in diretta streaming anche sulla pagina Facebook “Città di Paola”.

La locandina con il programma della Giornata della Memoria e dell’Impegno