Paolo Romeo al Senato, Giarrusso (M5S): “La Finocchiaro mente, ora si dimetta”

Paolo Romeo

“Quanto affermato nell’aula del Senato dalla senatrice Finocchiaro sulla mancata conoscenza del Romeo non appare credibile e induce il Movimento 5 Stelle a richiedere con la massima urgenza l’audizione della stessa presso la Commissione Antimafia e le sue immediate dimissioni dalla Presidenza della Commissione Affari Costituzionali del Senato”.

Lo dichiara Mario Giarrusso senatore del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione antimafia.

“La Senatrice Finocchiaro, in risposta alla nostra domanda su come sia stato possibile audire in Senato quello che per i magistrati sarebbe il capo della ndrangheta e cioè Paolo Romeo, ebbe a rispondere che la I Commissione Affari Costituzionali da lei presieduta aveva ascoltato in audizione ‘esponenti della società civile’ e che Romeo si era presentato al seguito di una associazione, aveva chiesto la parola e gli era stata data poiché risultava “sconosciuto ai membri della Commissione.

Purtroppo però la versione fornita dalla senatrice Pd è stata clamorosamente smentita da Roberto Galullo sul “Sole 24 Ore” spiega Giarrusso.

“Dalla ricostruzione puntuale di Roberto Galullo, risulta infatti che Paolo Romeo e la senatrice Pd Finocchiaro erano stati entrambi eletti alla Camera nella XI Legislatura (1992-1994) e che pertanto, per alcuni anni, sedevano nella stesso ramo del Parlamento.

Ma vi è di più. Durante quella movimentata legislatura il Romeo era stato raggiunto da ben tre diverse richieste di autorizzazione a procedere di cui l’ultima era la più importante e grave. I magistrati di Reggio Calabria infatti, accusarono Romeo di far parte della ‘ndrangheta in posizione di assoluto rilievo e preminenza” spiega Giarrusso.