Pd, corsa alla segreteria provinciale: la differenza tra Guglielmelli e Mazzuca

A sfidare Guglielmelli, e tutti gli ammatassati che si porta dietro, per la poltrona di segretario provinciale del PD, non ci sarà solo Angela Donato, perché ha deciso di scendere in pista anche Giuseppe Mazzuca.

Luigi Gugliemelli è il segretario uscente e la sua riconferma, visto lo schieramento di papponi che lo appoggia, sembra cosa scontata. A sostenere Guglielmelli ci sono: Madame Fifì e Capu i Liuni, Palla Palla, I Pittelliani o Pittuliddri, con tutto l’apparato clientelare in dotazione.  

Angela Donato è sostenuta da Di Natale. In pratica è come se non ci fosse.

Ed infine spunta dal cilindro Giuseppe Mazzuca, sostenuto da Carletto il maialetto. Che proprio il signor nessuno non è. E nonostante la cordata di papponi che sostiene Guglielemelli, Guccione, e quindi Mazzuca, potrebbe creargli qualche serio problema. Non per niente Guccione, oltre ad essere noto perché si mangia tutto il possibile, è conosciuto anche come mister preferenze. Insomma, potrebbe costruire le giuste alleanze in seno al congresso e dare del filo da torcere ai suoi oramai rivali storici Madame FIfì e Capu i Liuni. Vedremo.

Ma un primo risultato della sfida di fatto già c’è.

Mazzuca, all’indomani della ricandidatura di Guglielmelli, aveva prodotto una nota dai toni duri in cui affermava che la riproposizione del segretario uscente altro non era che un inciucio tra portaborse. Il riferimento oltre che allo stesso Guglielmelli, che come si sa è il portaborse dell’assessore Roccisano, era indirizzato anche a Cesare Loizzo, sceso in campo a fianco di Guglielmelli e di tutta la stantia nomenklatura del PD, braccio destro di Pittella in Calabria e portaborse dell’assessore Rossi.

Ebbene anche Mazzuca si può dire che è il “portaborse” di Guccione, e allora come concilia ora questa sua posizione con quanto dichiarato prima?

Semplice: Mazzuca non ha avuto problemi, non appena ha proposto la sua candidatura, a dimettersi dall’incarico in seno alla struttura di Guccione. Un gesto significativo che mette in evidenza le forti differenze tra Mazzuca e Guglielmelli. Ovvero: tra chi intende la politica anche come servizio e chi solo come sistemazione personale.