Perché la Regione non assegna i 18 incarichi di alta professionalità? (di Carlo Ranieri)

Gravi ritardi della burocrazia nella procedura per il conferimento degli incarichi di alta professionalità e altro al Consiglio regionale della Calabria, perché succede ciò?

Premesso che,

  1. con determinazione del Segretario generale rubricata al n. 96 del registro generale il 17/02/2016 è stato approvato l’avviso per il conferimento degli incarichi di alta professionalità della struttura burocratica del consiglio regionale (n. 18 complessivi);
  2. Nella stessa data si autorizzava la presentazione delle domande e nelle disposizioni finali dell’avviso si prevedeva il conferimento dell’incarico entro e non oltre il 15 gg (dalla scadenza del termine delle domande 25/02/2016 cioè l’11/03/2016;
  3. il disciplinare per il conferimento degli incarichi oltre il colloquio prevedeva la valutazione in punteggi di:
  4. A) titoli culturali;
  5. B) esperienze professionali etc…;
  6. C) curriculum professionale;
  7. D) colloquio.

Segnalo che, il primo ritardo è stato il calendario dei colloqui, fine delle sessioni il 23 marzo, ben oltre la data prevista dei conferimenti incarichi (11 marzo termine in burocratese probabilmente non perentorio).

Considerato che i partecipanti sono stati circa 62 per n. 18 posti e che i colloqui sono terminati il 23 marzo, non si comprende per quale motivo a tutt’oggi ad un mese de i colloqui, non viene almeno pubblicata sul sito istituzionale l’elenco degli ammessi per singola postazione, una tabella ove vengono riportati i singoli punteggi per candidato, previsti nel disciplinare e cioè:

Nominativo con punteggi per: colloquio, titoli culturali, esperienze professionali e curriculum personale.

Da recente pensionato ed ex funzionario e sindacalista del Consiglio ritengo indispensabili queste figure (fatte cessare il 15 ottobre 2015) per il funzionamento della struttura burocratica, dove vi è la carenza di circa il 50% di dirigenti, pertanto il Segretario generale mantiene oltre la funzione propria anche numerosi interim (n. 4 aree più numerosi settori), la dotazione organica del consiglio (Del. UP n. 76 del 28/12/2015), prevede n. 15 settori più n. 4 aree con Direzione – Segretariato generale e Corecom/Calabria), cioè 22 dirigenti a fronte di n. 11 presenti in organico, mi chiedo:

 

  • quali sono i reali motivi ostativi per la pubblicazione della graduatoria (trasparente) ed il conferimento incarico, basta nominare i primi 18 dei circa 60 nelle rispettive singole graduatoria;

 

  • per quale motivo non vengono conferiti gli incarichi di capo-area ai dirigenti interni con almeno un interim per rendere molto più efficiente l’Amm.ne e non ricoprire di questi onerosi incarichi il pur valente segretario generale;

 

  • nel recente passato si provvedeva a dare gli interim a i capi area e degli incarichi di dirigenti f.f. ai più esperti funzionari interni;

A mio modestissimo parere, una struttura burocratica che non riesce a definire in breve tempo una cosi semplice e trasparente procedura, non da certo fiducia ai cittadini sui tempi di risoluzione dei loro problemi.

Vorrei segnalare anche che per quanto è a mia conoscenza “che vi è un forte turbamento nel personale della struttura burocratica in quanto ancora devono percepire le competenze accessorie previste dai contratti decentrati degli anni 2014 e 2015”.

Altro problema, vista la recente legge regionale sull’esodo volontario incentivato, molto personale anziano aspetta di andare via volontariamente ma non possono perché non sono state instituite le alte professionalità, le posizioni organizzative (anch’esse fatte cessare dal 15 ottobre 2015) e non percepite le competenze accessorie, il tutto incide sull’assegno della pensione.

Per concludere, vedo una burocrazia consiliare avvolta su stessa, che non riesce a risolvere i propri problemi interni e che sicuramente crea nel personale motivi di sconforto e sfiducia sul futuro, gli stipendi sono bassi e le competenze accessorie, come gli incarichi servono ad integrare il potere di acquisto degli stipendi, fortemente depauperati dai contratti nazionali fermi dal 2009.

Mi chiedo se nel palazzo dove non si riescono a sbloccare semplici procedure per rendere più decorosa la vita dei lavoratori, cosa ne penseranno i calabresi che vedono i propri figli emigrare all’estero (tra cui i miei), in quanto questa Regione ha l’abilità di perdere continuamente finanziamenti (gestiti dalla Giunta regionale) e non attiva circuiti di lavoro reale con produzione di beni e servizi.

Qualora abbia riportato qualche dato errato, prego la mia ex Amm.ne di segnalarmelo che provvederò ad inoltrare nota di rettifica.

Carlo Ranieri