Pier Silvio Berlusconi e la villa a Portofino: 20 milioni per la vista mare da ogni finestra

Pier Silvio Berlusconi, e la villa a Portofino: 20 milioni per la vista mare da ogni finestra

di Giuliana Ferraino

Fonte: Corriere della Sera

Sul ristretto mercato di Portofino era l’ultima grande villa, la più affascinante e la più bella, per la sua posizione esclusiva in cima al promontorio e una vista senza pari sul golfo del Tigullio. Perciò per comprare finalmente casa nel luogo che ama di più, Pier Silvio Berlusconi non ha tirato sul prezzo, staccando un assegno di oltre 20 milioni. A tanto ammonterebbe il prezzo che l’amministratore delegato di Mediaset ha pagato per la società San Sebastiano Spa che, oltre alla villa cinquecentesca, controlla altre proprietà a Milano e ha un indebitamento di una trentina di milioni. Ma il boccone più ambito è la villa, una proprietà di 1.300 metri quadrati, 9 camere e 7 bagni, con piscina e parco. E ipotecata, per garantire i debiti della società.

Berlusconi junior e la compagna Silvia Toffanin hanno scelto di crescere i loro due figli Lorenzo Mattia e Sofia Valentina lontano da Milano, dove lavorano, preferendo il parco regionale naturale di Portofino, dove la famiglia vive da anni, affittando villa Bonomi Bolchini, che domina la baia di Paraggi.

A Pier Silvio sarebbe piaciuto diventare proprietario del Castello a picco sul mare, ma non è in vendita. Ecco perché ha deciso di spostare lo sguardo altrove. Poco più in su, dove si trova un altro gioiello immobiliare, villa San Sebastiano, che prende il nome dalla cappella del santo omonimo che si trova a pochi metri, da tempo sul mercato, attraverso le pagine di più di un sito di broker immobiliari internazionali.

In cima alla collina
Il secondogenito di Silvio Berlusconi, 52 anni, per la verità aveva già preso in considerazione di acquistare Villa San Sebastiano in passato, ma non aveva mai ingaggiato una trattativa per comprare quella proprietà che si più raggiungere solo da una strada stretta e angusta, che si inerpica sulla collina, lungo la quale due automobili che procedono in direzione opposta fanno grande fatica a passare. Un sogno per chi come Berlusconi junior è innamorato di Portofino, del suo promontorio e della natura circostante.

Investimento in una società immobiliare
Il negoziato vero è cominciato qualche mese fa e si è concluso nei giorni scorsi, non con un rogito, ma con un contratto per acquisire il 100% delle azioni della San Sebastiano Spa, che come dicevamo controlla anche un immobile articolato a Milano, con attività retail e uffici e ha un indebitamento netto di una trentina di milioni. Insomma, è un investimento in una società immobiliare, nel quale Berlusconi jr. è stato accompagnato dall’avvocato Luca Fossati, socio dello studio Chiomenti. Difficile perciò capire il vero prezzo della villa, che a garanzia di quei debiti ha perciò un’ipoteca.

A vendere la proprietà è Luca Bassani Antivari, erede della famiglia fondatrice nel 1936 a Varese del marchio BTicino, poi ceduto nel 1989 al gruppo francese Legrand. Milanese, classe 1956, grande appassionato di vela come il resto della famiglia, Luca Bassani ha creato nel 1994 a Monaco Wally Yacht, l’azienda nautica che disegna e produce yacht a vela e a motore, oggi controllata dal Gruppo Ferretti.
Una trattativa complessa ed estenuante
Tanto geniale e creativo con le barche, quanto poco attento ai bilanci e alla gestione finanziaria, racconta di Bassani chi lo conosce, ricordandone le spese pazzesche e i debiti, che lo hanno costretto a cedere Wally e poi a ipotecare villa San Sebastiano.
La trattativa per cedere San Sebastiano è stata difficilissima ed estenuante, come può esserlo quando si mescolano questioni tecniche legate a problematiche familiari mai risolte, come nel caso della famiglia Bassani. Il passaggio di proprietà ha perciò aiutato Luca Bassani, che ha tre figli, a sistemare anche le questioni pendenti in famiglia, sanando i rapporti.

Il borgo «francese»
Dopo la vendita a Pier Silvio Berlusconi, non ci sono altre proprietà simili sul mercato immobiliare a Portofino del piccolo borgo, che sta diventando sempre più francese, dopo che il patron del gruppo del lusso LVMH, Bernard Arnault, ha comprato l’Hotel Splendido, nella celebre piazzetta, e poi l’Hotel Piccolo e gli unici bagni sulla spiaggia di Paraggi, rilevando anche l’edicola, ormai usata come Pop-up store.

Il vicino di casa Tronchetti Provera
La penultima grande villa, ma probabilmente non con lo stesso fascino e la vista spettacolare sul golfo, è stata acquistata da Marco Tronchetti Provera, non lontana da villa San Sebastiano, ma più sotto. L’ex amministratore delegato della Pirelli, pure appassionato velista (possiede un Wally di 44 metri chiamato Kauris IV varato all’inizio del 2020) ha comprato la villa di Giorgio Falck, che l’imprenditore dell’acciaio lasciò in eredità alla seconda moglie, l’attrice Rosanna Schiaffino.

La ristrutturazione di Gae Aulenti
In origine Villa San Sebastiano era una casa colonica, costruita intorno al ‘500 sul terreno reso pianeggiante da un lavoro di bonifica che aveva permesso di recuperare un’ampia area e di usare le pietre di recupero per costruire l’enrome muro cdi contenimento e il lungo colonnato che circonda tutta la proprietà, racconta il sito villegiardini.it. Usato come convento fino alla prima metà del 1800, il casale venne poi acquistato da una famiglia aristocratica milanese, che lo trasforma in prima villa residenziale di Portofino. Bassani compra la proprietà nel 1979 e affida all’architetta Gae Aulenti la ristrutturazione degli interni. Mentre esternamente la proprietà non è stata toccata, poiché si tratta di un bene tutelato, situato nel Parco regionale naturale istituito nel 1925.

Vista mare da ogni finestra
Da ogni finestra della villa si può ammirare un panorama mozzafiato sul mare. Un grande terreno circonda la casa, con lo storico colonnato ricoperto da bouganville, un uliveto, un frutteto e l’orto, che permette una piccola produzione di vino, olio, pomodori, ortaggi e frutta. La piscina è stata ricavata nel luogo dove era stato costruito durante la guerra il bunker tedesco con il grande cannone che presidiava tutto il Golfo del Tigullio. I bordi e il fondo della piscina sono stati realizzati con la pietra del luogo. La casa oggi è in ottimo stato, ma il trasloco di Pier Silvio e famiglia non sembra imminente.