Politiche 2018: la Santelli, il “primato” di Centrache e i comuni sciolti per mafia

Certo è che se la Santelli è arrivata a vantarsi “I primi dodici Comuni più Azzurri della Calabria”, come prova dell’affermazione di Forza Italia in Calabria, poverina, vuol dire che è messa proprio male. Possibile che nessuno le ha detto: Jole, ma che stai facendo? Non fare un “manifesto” così che ci ride dietro tutta la Calabria.

Ma lei, noncurante di questo, pur di nascondere la sua personale e clamorosa sconfitta elettorale, e quella del suo oramai in via d’estinzione partito di Forza Italia che mette in discussione anche la candidatura di Occhiuto alla presidenza della Regione, lancia lo stesso, nel web, la classifica dei comuni “ più azzurri”, sperando che la gente si fermi al “titolo”. Una sorta di messaggio subliminale. Come a dire: Popolo leggete, abbiamo conquistato tutte queste città. Guardate come sono brava, siamo noi i vincitori in Calabria. I calabresi mi amano. Con la speranza che nessuno si ponga la domanda: ma che peso elettorale hanno questi 12 comuni? E sopratutto che nessuno si accorga che nella lista dei comuni più azzurri sono inseriti ben tre Comuni sciolti per ‘ndrangheta: Platì, Marina di Gioiosa, Africo. Basterebbe già solo questo per capire in che stato versa la Santelli, che pensa di far passare il “messaggio” di vittoria del suo partito, collocandolo “geograficamente” proprio laddove è più alto il voto mafioso. O è un lapsus freudiano, oppure non sta tanto bene. Ma non è solo questo l’unico aspetto “grottesco” di questa sua infelice uscita.

Premessa: tutti i comuni citati dalla Santelli, nella lista, sono paesi che meritano rispetto, abitati da dignitose comunità testimoni di un passato e di una cultura che è la nostra storia. I luoghi citati dalla Santelli meritano di essere visitati e valorizzati, le loro tradizioni rappresentano le nostre origini. E se fossero stati citati dalla Santelli solo per questo, non ci sarebbe niente da dire; ma il fatto che la Santelli li inserisca in una lista che ha lo scopo di far credere alla gente che chissà quali metropoli e grandi città ha conquistato Forza Italia, in Calabria, questo, lo possiamo tranquillamente dire, offende l’intelligenza di tutti, tranne la sua che è difficile da trovare.

E’ il dato demografico che la Santelli vuol nascondere, esponendo questa lista che ha lo scopo di “cantar vittoria”, l’oggetto del nostro articolo, e che ci fa pensare che la Santelli continua a credere che la gente è scema. Oltre al fatto che non si rende conto di rendere gli ignari paesi involontari testimoni di una pubblicità ingannevole (perché pubblicizza una vittoria che non c’è stata) esponendoli a facile ironia sul web, al pari di una fake news.

Perché con tutto il rispetto, come detto in premessa, se dici che il comune dove Forza Italia registra la percentuale più alta di consensi, in tutta la Calabria, è Centrache (CZ), parte in automatico una risata. Non verso i cittadini che lì abitano, ripeto, men che meno verso chi ha votato Forza Italia, ma verso la Santelli che sa benissimo che a Centrache – confesso non sapevo esistesse – ci sono 400 abitanti. In paese vince Forza Italia con una percentuale bulgara, segno dell’ottimo stato di salute del partito in Calabria, del 61,50%, ovvero 246 voti. Messi insieme tutti e 12 i paesi non arrivano neanche agli abitanti di Cosenza. Vantarsi di questo, numericamente parlando, o peggio, portare questo come testimonianza di vittoria, è un po’ azzardato, per non dire da neuro. Farci addirittura un manifesto, conferma la totale mancanza di argomenti di chi si ostina a non voler prendere atto di una sconfitta. E spera, per salvarsi ancora una volta, nell’ignoranza della gente.

Parliamoci chiaro, ‘sta cosa di Centrache sbandierato come simbolo del partito che “avanza”, fa un po’ ridere. E non certo per colpa di questo paesino – che si sviluppa dai 408 agli 850 metri di altitudine e si estende per circa 7.87 km² tra i comuni di Montepaone, Olivadi, Palermiti, Petrizzi, Vallefiorita sul versante Jonico delle Serre, alle pendici sud orientali della Serralta San Vito nell’alto bacino del torrente Soverato, alla sinistra del fosso Giambattistello – ma di chi lo ha messo in questa situazione.

Un risultato però la Santelli lo ha raggiunto: ci ha fatto conoscere Centrache, un piccolo borgo che non mancherò di visitare, e che invito tutti a farlo. E questa non è un messaggio subliminale, né una pubblicità ingannevole. Viva la Calabria e i suoi borghi.