Politiche 2022. Madame Fifì e Lady Loizzo, un lungo pomeriggio di passione (con “bufala” mediatica)

Per Enza Bruno Bossio alias Madame Fifì, per Simona Loizzo e per i loro (non molto numerosi a dire il vero) clientes et parentes quello di ieri è stato un lunghissimo pomeriggio di passione. Dopo aver conosciuto i nomi degli eletti nei collegi uninominali di Camera e Senato e persino quelli del collegio plurinominale del Senato, mancavano all’appello gli eletti del collegio plurinominale della Camera e le voci che giravano in tutta Cosenza e provincia davano sia Madame Fifì che Lady Loizzo tra le “trpmbate” eccellenti. Ovviamente, nessuno tra i media di regime “osava” alzare polveroni sulla terribile magara ma gli osservatori e gli addetti ai lavori commentavano a iosa lo strano silenzio della “maga del bene”. Poi, la svolta. Così com’era accaduto nella tarda mattinata per Nicola irto al Senato, Madame Fifì è stata “salvata” dai cespugli della penosa coalizione di centrosinistra che ha preso una delle batoste più memorabili dal dopoguerra in poi.

In pratica, la Bruno Bossio è riuscita ad entrare perché il calcolo sull’attribuzione dei seggi non va effettuato sulla singola lista del Pd, ma sull’intera coalizione, quindi la signora Adamo entra in Parlamento con i voti decisivi delle altre tre liste del centrosinistra (Verdi-Sinistra, +Europa e Impegno Civico) che non hanno espresso alcun eletto ma hanno dato un contributo determinante affinché Enza Bruno Bossio potesse vincere a discapito del terzo candidato dei 5 stelle o di quello di Renzi e Calenda che pure la insidiavano.

Scampato il “rischio” Madame Fifì, i notisti prezzolati dei media di regime si concentravano allora su Simona Loizzo, che oggettivamente con il misero 9% nazionale alla Camera e l’ancora più misero 5% in Calabria sembrava veramente candidata all’oscar della “trombata” di lusso. Le voci giravano così all’impazzata che persino la “corazzata” (ma de che?) dell’informazione inginocchiata al potere della nostra regione incorreva nel clamoroso “scivolone” di inserirla tra gli esclusi prima che arrivasse la comunicazione ufficiale e facendo la classica “figura di merda” eternata e immortalata dai fatidici screen shot.

Lady Loizzo invece passa in extremis e brucia sul filo di lana la numero 2 del listino di Forza Italia, la signora Fulvia Caligiuri, che i seguaci di Peppe ‘ndrina davano per eletta e che invece ha preso la classica “buccia di banana”. Festa grande a casa Loizzo e risate a crepapelle per la clamorosa “bufala” del notista prezzolato e per la corazzata di Limbadi. Povera Calabria nostra!