Poliziotto cosentino rinviato a giudizio: colpì con un calcio in faccia un ragazzo a Foggia

La procura di Foggia ha chiesto il rinvio a giudizio per il poliziotto sovrintendente capo Massimo Ziccarelli, 54 anni, di Mongrassano, centro della Valle del Crati a pochi chilometri da Cosenza, in servizio al reparto Prevenzione Crimine di Cosenza Nord.

Il 2 aprile dello scorso anno a Foggia Ziccatelli colpì con un calcio al viso un ragazzo di 23 anni che era stato bloccato dopo aver forzato un posto di blocco. Una scena ripresa da un telefono cellulare e, in poco tempo, diventato virale sui social.

Ziccarelli era aggregato a Foggia come aiuto alla questura insieme ad alcuni suoi colleghi ma tutti sarebbero ritornati in servizio a Cosenza. La procura di Foggia ha chiesto il rinvio a giudizio anche per gli altri tre colleghi che quel giorno avrebbero partecipato all’azione. Per il sovrintendente capo l’accusa è di lesioni mentre per gli altri tre le accuse sono di falso e calunnia. Il 2 aprile del 2022 il ragazzo, di 23 anni era alla guida di un’automobile sottoposta a fermo amministrativo e senza patente perché non l’aveva mai conseguita, quando alla periferia della città non si fermò ad un posto di blocco.

L’aggressione da parte del poliziotto

Nacque un inseguimento: il giovane venne bloccato a terra quando il poliziotto di 55 anni lo colpì con un calcio al volto causandogli ferite giudicate guaribili in sei giorni. I tre colleghi sono accusati di aver attestato falsamente che il ragazzo, una volta fermato, avrebbe cercato di colpirli con calci e gomitate e di non aver detto, invece, che il sovrintendente capo lo aveva colpito con un calcio. Il comportamento dei poliziotti sarebbe aggravato dal fatto – sostiene l’accusa – “di aver commesso il reato al fine di assicurare a sé o ad altri l’impunità per altro reato”. Il 19 giugno prossimo si svolgerà l’udienza preliminare  davanti al gup del tribunale di Foggia Antonio Sicuranza per decidere se i quattro poliziotti andranno o meno al processo.

Gli indagati

La richiesta di rinvio a giudizio, firmata dal pubblico ministero Matteo Stella, riguarda oltre che Massimo Ziccarelli, il viceispettore Francesco Borrelli, di 53 anni, e gli assistenti capo Massimiliano Trozzo, di 49, e Mario Arcuri, di 55.