Ponte Morandi e piazza Fera/Bilotti: con la sicurezza dei cittadini possono scherzare solo gli Occhiuto

Chi specula sui lavori pubblici, per mera ingordigia, mettendo a repentaglio l’incolumità dei cittadini, utilizzando materiale scadente per la costruzione di opere edili importanti e “trafficate”, è un pezzo di merda. Lo diciamo chiaro, non c’è nessuna via di mezzo. Per noi tra questa gentaglia e chi occulta rifiuti tossici nei terreni agricoli e nei nostri mari, senza porsi il minimo problema delle “ricadute” sulla salute pubblica, a cominciare dalla salute dei bambini e degli anziani, non c’è nessuna differenza: sono entrambi dei bastardi. Gente priva di coscienza disposta, per 30 denari, a sacrificare anche la vita dei propri cari che quelle opere edili scadenti e a rischio crollo frequentano. Persone così non meritano niente, neanche quel minimo di rispetto che nella cronaca giudiziaria, si deve “all’assassino”, vanno chiamati per quello che sono: demoni malvagi al servizio del dio denaro.

L’operazione di oggi condotta dalla Dda di Catanzaro denominata “Brooklyn”, ha ampiamente messo in luce la voracità dei soliti imprenditori senza scrupoli e collusi con le ‘ndrine, sempre spalleggiati da politici corrotti e servitori dello stato infedeli, disposti a tutto, anche ad utilizzare materiali scadenti per la “ristrutturazione” del ponte Morandi di Catanzaro (tra i più importanti della Calabria e giornalmente attraversato da migliaia e migliaia di veicoli) senza preoccuparsi minimamente delle tragiche conseguenze che potrebbe avere un “ lavoro mal fatto” su questo genere di opera. Il filone dell’orrore e la filosofia di fondo che muovono questi sciagurati, sono sempre gli stessi: ricordate i due imprenditori che ridevano al telefono, pregustando l’abbuffata di appalti, dopo il tragico terremoto de L’Aquila? Bene, vampiri della peggiore specie, ed è sempre a personaggi di questa risma che la politica affida gran parte dei lavori pubblici: più sono meschini, e più lavorano. Ovviamente lavorano male, e con uno scopo: fare la cresta il più possibile su ogni cosa. Compreso risparmiare sulla qualità dei materiali. Come si dice (a Cosenza): “rroba du Comuni iettala aru iumi”. Tutti i lavori eseguiti per la pubblica amministrazione si possono realizzare alla “caxxo di cane”, tanto nessuno controllerà mai la qualità del lavoro. In Italia funziona così: non esiste l’etica e la morale pubblica.

L’umanità, per questi pezzi di merda, viene sempre dopo i loro loschi e squallidi profitti. A loro se il ponte sta in piedi o crolla, non gliene frega niente. Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza (che ha dimostrato di saper fare pulizia al proprio interno) dimostrano, attraverso le intercettazioni, e i riscontri tecnici, l’avvenuta squallida truffa sui lavori di manutenzione del ponte Morandi di Catanzaro.

A criticare l’operato di questi squallidi finti imprenditori, il neo presidente della regione Roberto Occhiuto che oltre ad elogiare gli investigatori per l’operazione, dice: “con la sicurezza dei cittadini non si scherza”. E bene ha fatto il presidente della paranza ad esprimersi così, solo che dimentica che tra gli squallidi personaggi privi di coscienza civile, c’è il fratello Mario. L’ex sindaco di Cosenza che, al pari di questi furfanti, ha messo a repentaglio più volte l’incolumità dei cittadini organizzando, illegalmente, i concerti di capodanno (con decine di migliaia di fruitori) a piazza Fera/Bilotti. Ricordiamo a Robertino che la piazza, tutt’ora sotto sequestro per una parte, ha ospitato, nel tempo, diverse iniziative pubbliche, senza che fosse stato effettuato il collaudo tecnico, così come previsto dalla Legge. E per fare questo si taroccarono, nell’ufficio dell’allora questore, “le carte necessarie” per lo svolgimento delle varie manifestazioni pubbliche a piazza Fera/Bilotti. Ma allora Robertino non disse niente. Si sa: con l’incolumità dei cittadini possono scherzare solo gli Occhiuto. Per fortuna non è mai successo nulla, e tutto è andato bene. Non sappiamo però se è merito del destino o degli ingegneri che hanno progettato al piazza. Di sicuro c’è solo un pezzo di piazza (quello sequestrato) che non è per niente a “norma”. E nonostante ciò Mario Occhiuto, che sapeva benissimo questo, non ha avuto problemi ad organizzare, a piazza Fera/Bilotti, i suoi grandi eventi.

Poveri noi… di fronte a tutto questo non ci resta altro da fare che affidarci alla fortuna ogni qualvolta attraversiamo un ponte, o percorriamo una strada, o siamo all’interno di qualche struttura pubblica, accompagnati, magari, da una bella grattatina preventiva, che non costa niente, e che non si sa mai. E speriamo ca A Madonna na manna sempri bbona.