Povera Cassano nostra in mano agli sciacalli

di Pasquale Cersosimo

Al comune di Cassano è scoppiata la guerra tra i gallisti ed i papassisti.
La pax regionalis, dopo il voto, sembra essere terminata.
Evidentemente l’onorevole non ha mantenuto qualche promessa.
E scoppia la bagarre.
Si litigano in consiglio, si lanciano frecciate, fanno foto scoop per sputtanarsi a vicenda ed a vicenda si replicano l’un l’altro ma non hanno capito che sono fatti della stessa pasta, o meglio, tutti hanno le mani in pasta, quella pasta che sa di marciume, di corruttela, di perdita dei valori e degli ideali.
Fanno politica per mero interesse, tutti sono sistemati o hanno uno stipendio grazie ad essa.
Si litigano fingendosi paladini del popolo, del quale strumentalizzano bisogni e necessità con l’unico obiettivo di farsi belli agli occhi della gente.
Parlano di povertà ma non sanno manco di cosa parlano: hanno i frigoriferi stracolmi di ogni ben di dio e si permettono di parlare di fame, frequentano locali e festini chic e si permettono di parlare di banco alimentare, vestono abiti firmati e costosi e si permettono di parlare di disagio.
Ma la cosa più triste è che la gente li applaude, convinti di essere rappresentati da gente che vuole il loro bene.
Povera terra mia, in mano a questi sciacalli senza dignità.