Primarie drogate del Pd. Franco Iacucci, il “signore delle tessere”

È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che il Pd svolga in maniera trasparente e regolare le famose primarie per l’elezione del segretario. Proprio non ci riescono a “giocare” onestamente, se non truccano, gonfiano, o drogano il risultato non sono contenti. Vincere onestamente affermando le proprie idee non è lo spirito con il quale i candidati affrontano le primarie del Pd che sanno bene di partecipare ad una prova di forza giocata tutta, tra le paranze interne al partito, sul “chi ce l’ha più lunga… la tessera”.

Ogni qualvolta il Pd “convoca le primarie”, automaticamente si scatena la caccia alla tessera, e come sempre accade i programmi e le idee dei candidati non se li fila nessuno. Anche perché dicono tutti sempre la stessa cosa: rottamare la vecchia e corrotta classe dirigente, ritornare tra la gente, ripartire dai territori e chiacchiere varie, “programmi” che nessun segretario ha mai realizzato. Le primarie del Pd più che il segretario del partito, eleggono un nuovo capoclan che ha il dovere di garantire, nel nuovo equilibrio, la giusta e proporzionata quota di intrallazzi a tutti. E tutti giocano sporco per vincere o per garantirsi una buona percentuale di intrallazzi. Un po’ come succede nelle faide di ‘ndrangheta, ogni paranza schiera il proprio esercito. Nel caso del Pd le famose truppe cammellate, tutti rigorosamente freschi di tessera. È la tessera l’arma principale in questa lotta: chi ha più tessere vince.

Da venerdì 3 nelle federazioni del Pd sono in corso le votazioni degli iscritti al partito, che andranno avanti fino a domenica 12, per decidere chi saranno i due candidati che si affronteranno giorno 26 febbraio quando avranno luogo le votazioni ufficiali, per la segreteria, nei gazebo aperti anche ai non iscritti (quindi pure ai cinesi, agli albanesi, ai rumeni, ai rom, a tutti partiti, e a tutti quelli che vogliono votare). I quattro candidati sono Stefano Bonaccini, Elly Schlein, Paola De Micheli e Gianni Cuperlo. A farla da padrone in questa fase i signori delle tessere. Dai loro pacchetti di voto dipende la vittoria: più paranze ti sostengono, più possibilità, rispetto al tuo avversario, hai di vincere. Stringere accordi di spartizione con i signori delle tessere è l’unico modo che ha il candidato di avere la certezza di vincere. Senza tesserati che votano a comando, non si va da nessuna parte. E i tesserati costano.

A confermare il solito mercato delle vacche che si cela dietro le primarie del Pd, citiamo i numeri che in quanto tali non mentono mai. A leggere l’elenco degli iscritti della federazione di Cosenza, si nota subito che i tesserati sono passati in un solo giorno, dal 30 al 31 gennaio, da 2300 a 3976 iscritti, 1600 nuovi tesserati, in meno di 24 ore. A guidare la campagna “tesserarsi conviene (ara sacchetta)”, il gruppone che in Calabria ha deciso di sostenere Bonaccini: Nicola Irto, Domenico Bevacqua, Ernesto Alecci, Franco Iacucci, Raffaele Mammoliti, Giovanni Muraca e Giuseppe Falcomotà. La nuova paranza che ha scalzato, con l’aiuto di Madame Fifì e Capu i Liuni, Palla Palla. Tra questi spicca l’ex segretario di Mario Oliverio, Franco Iacucci, da tempo i due sono nemici giurati. Palla Palla accusa (sottobanco) Iacucci di essersi appropriato indebitamente della sua preziosa “agenda clienti” trasformandoli, dopo una campagna denigratoria a suo danno, in suoi clienti. Iacucci ha sempre risposto all’ accusa di Palla Palla (sempre sottobanco) dicendo che dopo tanti anni di servile e umiliante servizio ai suoi ordini, una “buona uscita” se la meritava.

Non c’è dubbio che dietro l’ennesimo reclutamento forzato di tesserati, per quel che riguarda la provincia di Cosenza, quella di Franco Iacucci è una presenza garantita. E lo confermano sempre i numeri: nel paese di Aiello Calabro, feudo del Iacucci, il circolo locale del Pd è passato, anche qui in un solo giorno, il 30 gennaio 2023, da 48 a 100 iscritti. Lo stesso in tutti gli altri circoli del Savuto e oltre. Una dato (drogato) perfettamente in linea con il dato (sempre drogato) provinciale: un raddoppio dei tesserati. E tutto questo in una notte, e qualche giorno prima dell’apertura delle votazione nei circoli. La prova provata che Iacucci è il nuovo signore locale delle tessere. E a chi non crede ai numeri, diciamo che può sempre pensare ad Aiello Calabro come il paese dove la voglia di iscriversi, dalla sera alla mattina, al Pd, coincide sempre con primarie e congressi, e dura poco più da frevi maligna. Lo stesso tempo che rimane al Pd.