Reggio, emergenza rifiuti: notte di fuoco e il Popolo di Archi accusa Falcomatà

Notte di fuoco a Reggio Calabria, rifiuti dati alle fiamme a Ciccarello e sul Viale Marconi

Ciccarello, viale Marconi, Pellaro. E’ lungo l’elenco degli interventi notturni dei vigili del fuoco del comando provinciale di Reggio Calabria, chiamati a domare le fiamme appiccate per mandare in fumo enormi cumuli di rifiuti disseminati per le strade della città dello Stretto.

Due le squadre impegnate questa notte, la prima di Reggio Calabria e quella del distaccamento di Villa San Giovanni in supporto per l’enorme mole di lavoro che sono stati chiamati a sobbarcarsi i pompieri reggini.

A Ciccarello, lungo il viale dove solitamente si forma una enorme discarica a cielo aperto, è intervenuta anche la pala meccanica dei vigili del fuoco per smassare i rifiuti in fiamme e consentire il completo spegnimento degli stessi.

Inranto, il comitato di quartiere “Il Popolo di Archi” ha organizzato un’assemblea, presso la piazza del mercato di Archi a Reggio Calabria, sul problema dei rifiuti. Nel corso della riunione si è discusso sulla mala gestione delle discariche da parte della Città metropolitana di Reggio Calabria, la quale, “ancora a distanza di oltre un mese, non è in grado di fornire risposte concrete e soluzioni definitiveL’occasione è stata utile alla popolazione per dimostrare la forza rappresentativa del comitato all’interno del tessuto sociale cittadino e nel ribadire la volontà al dialogo con le istituzioni, le quali – purtroppo – da diversi anni sembrano non esistere, se non per le sporadiche passerelle da campagna elettorale, rimettendo, poi, nel dimenticatoio il territorio di Archi”, affermano i componenti del comitato.

In questi tre anni e mezzo di attività abbiamo raccolto il malcontento di tutti, ma proprio tutti, in merito alla (dis)amministrazione delle periferie, mai tenute in considerazione con passione e devozione, ma solo per tornaconto personale; Archi, in particolare, è stato un territorio sfruttato come vero e proprio bacino elettorale in cui il politicante di turno veniva ad elemosinare voti, salvo poi dimenticarsi di tutti perché impegni di partito e di poltrona sono risultati prioritari. Ecco perché puntiamo tutto sulla riapertura della X Circoscrizione, per ridare al cittadino quella fiducia smarrita che permetteva una maggiore efficienza di intervento sul territorio”, sottolineano dal Comitato.