Reggio, tagli alle scuole. La politica si dimentica delle aree di minoranza linguistica grecanica. Che fa Spirlì?

Dimensionamento scolastico. La politica si dimentica delle scuole in area di minoranza linguistica grecanica

Nell’area reggina da 16 scuole autonome si passerà ad 8. Sui social appaiono incessanti foto di eventi, progetti, appelli che hanno ad oggetto la tutela della minoranza linguistica greca di Reggio Calabria.

In questa rassegna vi sono attivisti che chiedono un bando a norma per la selezione degli esperti per gli sportelli linguistici e scuole dell’area che richiedono l’applicazione della normativa nazionale che prevederebbe la possibilità di avere scuole autonome in area di minoranza con almeno 400 alunni.

Tutti gli appelli, le richieste, risultano inascoltate. Non vi sono comunicati stampa, interviste, dichiarazioni della politica tutta che abbiano ad oggetto la tutela concreta e reale delle minoranze rispetto ai temi su esposti.

Scuole dell’area con più di 400 alunni verranno accorpate, come se non avessero alcuna specialità, alcuna fragilità da tutelare.

Eppure in Calabria c’è un Commissario per la Fondazione Regionale dei Greci di Calabria, tale Nino Spirlì (che di grecanico non ha nulla) che non si è mai pronunciato sul tema, qual è stato il criterio che il governatore Occhiuto ha scelto per nominarlo? Non sarebbe stato più idoneo un profondo conoscitore dei luoghi, della cultura, della lingua?

L’assessore regionale alle minoranze linguistiche, il famigerato Gallo (cedrone), cosa dice rispetto alla mancata tutela della minoranza greca? O Non guarda oltre Cosenza? E il parassita che guida la Regione? 

Eppure, sul tema del dimensionamento scolastico vi è un’esperta qualificata in Regione, addirittura la vicepresidente della Regione, Dott.ssa Giusy Princi, reggina e Dirigente Scolastico, che si presumeva avrebbe tutelato il mondo della scuola e le minoranze grecaniche di Reggio Calabria. Né l’uno, né le altre. La vicepresidente non ha rilasciato alcuna dichiarazione circa il piano di dimensionamento della Città Metropolitana di Reggio Calabria che da 16 riduce a 8 le scuole autonome in area grecanica, anzi, una dichiarazione l’ha rilasciata, dal titolo “Perché la Città Metropolitana ha agito bene”, ce lo spieghi, perché noi non lo abbiamo capito perché un ente (di sinistra) “sopprime” dal punto di vista amministrativo 8 scuole in area grecanica e la vicepresidente (di destra)  si affanna a dichiarare che “Ha agito bene”. Ma ormai tutti hanno capito che le classificazioni ideologiche sono solo un paravento: in effetti, fanno finta di litigare ma quando si tratta di chiudere accordi ecco che esce la verità: sono tutti uguali…

Vogliamo sapere perché, circa il bando per gli sportellisti, la Città Metropolitana nulla risponde a coloro i quali da mesi chiedono udienza e rettifiche alla procedura. Vorremo sapere perché con gli innumerevoli fondi stanziati non si pensa ad un insegnamento curriculare della lingua, anziché lasciare alle scuole che hanno dei finanziamenti risicati le iniziative (benché lodevoli) di tutela della cultura e lingua greca tramite progetti.

In questi giorni verrà approvato il piano di dimensionamento scolastico regionale, chi lo spiegherà ai nostri studenti che seppur la legge prevedeva l’autonoma esistenza di queste scuole, verranno soppresse giuridicamente in spregio alla legge nel silenzio di tutti?

Forse è arrivato il momento di modificare il titolo di alcuni assessorati e ruoli. Non ha più senso avere assessorati regionali e locali per la “Tutela delle minoranze”, in particolar modo per la minoranza greca di Calabria poiché risuona come un’ennesima beffa, oltre all’oggettivo, continuo, perpetrato, danno.