Regione Calabria, elezioni tra 8 mesi? I retroscena sulla “cacciata” di Spirlì (di Danilo Colacino)

di Danilo Colacino 

Premessa fondamentale: da direttore di un neonato ma ambizioso webgiornale a dicembre 2019 “difesi a spada tratta” e anticipai l’investitura di Jole Santelli quale aspirante governatore del centrodestra (peraltro strafavorita dai pronostici) anche contro più di qualche resistenza interna al portale (chiamiamola così) in cui sarebbe stata assai più gradita una candidatura Sergio Abramo. Cosa della quale a me importava naturalmente meno di zero, avendo a cuore soltanto il racconto della verità. E che dire poi della mia riluttanza a sparare a palle incatenate contro la stessa presidente per alcune uscite e decisioni poco felici oltreché, soprattutto, per il vezzo delle tarantelle (qui intese in senso letterale e non figurato) ballate in occasione delle vittorie elettorali, non solo sue.

Ma vedere molti di quanti l’hanno massacrata in vita, chiederne ora la santificazione post mortem sulla base della pur comprensibile onda emozionale provocata dalla prematura e crudele dipartita, mi provoca un po’ di disgusto (vi prego di scusarmi il termine).

La Giunta della povera Santelli con i due supernomi

Comunque sia, non è di tale argomento e oltretutto in toni polemici che mi voglio occupare. Mi interessa, semmai, valutare l’operato della Giunta che avrebbe dovuto rendere più “snello” ed efficace l’arduo compito affidato dagli elettori alla Santelli, ricordando però con onestà intellettuale come questa squadra sia stata in pieno investita dal treno Sars-Cov-2 già all’inizio del mandato e inoltre abbia avuto circa appena 180 giorni per lavorare. Il riferimento è a un Esecutivo tra l’altro adesso con le settimane contate (al massimo i mesi, se si voterà la primavera ventura), che annovera peraltro un paio di personalità di alto profilo: l’astrofisica Sandra Savaglio e il colonnello dei carabinieri (eroe dell’antimafia) Sergio De Caprio alias Capitano Ultimo. Ufficiale dell’Arma a cui è stato dedicato lo speciale in due puntate del canale Nove in programma ieri e stasera. Io, tuttavia, devo e voglio come premesso parlare unicamente del suo ruolo (e di quello dei colleghi) nella compagine di governo regionale a sostegno della sfortunata Jole.

Il tentativo della Santelli di avvicendare Spirlì pochi giorni prima di morire

La Santelli, è un piccolo retroscena da svelare, se non fosse morta avrebbe indetto lo scorso fine settimana una riunione di maggioranza con ad oggetto l’auspicato (da parte sua e di parecchi altri in realtà) avvicendamento di Nino Spirlì per l’improvvido pubblico impiego del diretto interessato di vocaboli inappropriati poiché tacciabili di omofobia e discriminazione razziale. E chissà se il favorito all’ambita surroga dell’eccentrico vicegovernatore – adesso facente funzioni quale massimo rappresentante della Regione – fosse proprio il Sergìun, riconosciuto monarca dei Tre Colli, da sempre innamorato del vertice della Cittadella. Ma il fatto in sé, nel caso di specie, interessa poco.

Quando si tornerà a votare per la Regione?

È utile ragionare sulla capacità della Giunta in carica di reggere le sorti – e per quanto tempo – di un organismo di fatto all’improvviso e in maniera traumatica “decapitato”. Sulla data delle elezioni, del resto, si palesa ancora una volta l’eterno conflitto fra il bene comune, se preferite l’interesse dei cittadini, e quello dei partiti – e dei loro maggiorenti – che, non essendo pronti per il voto, puntano ad andare avanti fino al cosiddetto election day delle prossime Amministrative. Obiettivo che, neanche a dirlo, hanno anche i consiglieri e la pletora di aventi causa da troppo poco sulla poltrona della…cuccagna o nelle annesse strutture dello…zucchero. Peccato che la realizzazione di tale scopo passi attraverso una sorta di blocco dell’ente dal corrente mese di ottobre a giugno 2021. Una iattura. Malgrado ciò, come spesso accade, la spunterà il Palazzo e dunque si tornerà verosimilmente alle urne non prima della metà dell’anno che verrà.

Esame non superato per Ultimo e la prof Savaglio in versione assessori

Torniamo all’Esecutivo, partendo proprio da De Caprio, scordandoci per un po’ del mito del nemico numero uno dello spietato e sanguinario capo dei capi Totò Riina e inquadrandone viceversa l’attività di assessore all’Ambiente. Non un’esperienza esaltante per il supercarabiniere “mascherato”, che forse (ma resta una faccenda assai delicate e da prendere con le molle) potrebbe cessare di occultarsi il volto considerato come Cosa Nostra o le altre oscure entità a cui potrebbe interessare ucciderlo, per vendetta o altro, non avrebbero certo difficoltà a individuarlo perché munito di scaldacollo alzato fino al naso.

Al di là di tutto, Ultimo non pare aver superato l’esame dell’emergenza rifiuti tanto che la povera Santelli a cui se ne deve in prima persona l’assegnazione dell’incarico si è informalmente rivolta al citato Abramo per tentare di attraversare il guado durante la fase emergenziale della raccolta e smaltimento della spazzatura in strada. Da un nome altisonante a un altro, la scienziata Savaglio titolare della delega all’Istruzione. Al pari del citato colonnello della Benemerita un orgoglio per il popolo calabrese che può menare vanto di cotanti “governanti”. Purtroppo però anche in questo caso, commentando in estrema sintesi, va asserito che la docente dell’Unical ha dedicato forse un’eccessiva attenzione a fare bandi per concedere più borse di studio possibili (opera in se stessa lodevole, ma insufficiente di fronte ai tanti problemi da risolvere nel complesso mondo della Scuola e dell’Università) che a elaborare un efficace programma antiCoronavirus per la riapertura in sicurezza degli istituti scolastici di ogni ordine e grado sul territorio.
Il resto della Giunta, nonostante le attenuanti: Covid e poco tempo per lavorare, va bocciata

Di Spirlì mi sono già sommariamente occupato e quindi mi limito ad aggiungere che la sua sliding doors lo ha portato dall’essere con un piede e mezzo fuori dai…giochi a ritrovarsi al contrario addirittura presidente in virtù della tragica scomparsa di Jole Santelli. Accanto a lui con la responsabilità delle Infrastrutture e della Pianificazione territoriale – assessorato come si dice in gergo pesante – ecco invece una brillante ingegnere reggina, Domenica Catalfamo, politicamente e sul piano personale legatissima al giovane deputato forzista Francesco Cannizzaro.

Brava o meno che sia è ahimé parecchio chiacchierata per la condanna in primo grado per omicidio colposo e in particolare in ragione di un’indagine per concorso esterno in associazione mafiosa. Brutto affare, tutto da chiarire, e al più presto si spera; chi si occupa di Agricoltura – inutile mettere in rilievo quanto conti in Calabria – è Gianluca Gallo, coordinatore provinciale azzurro di Cosenza, a giudizio dei detrattori più impegnato quasi sempre nelle competizioni elettorali come di recente per Castrovillari e interessato al futuro del Comune del capoluogo brutio che non concentrato sul comparto a lui affidato; deleghe al Turismo, Sviluppo economico e Lavoro, per il volto noto di Fratelli d’Italia della Calabria Fausto Orsomarso, il quale di alibi per i ritardi accumulati ne può accampare svariati. Non aver tuttavia concepito un Piano Spiagge, al netto di tutto, non gli vale il premio speciale della Critica.

E chiudo, infine, con Francesco Talarico, grandissimo esperto dei fatti della Regione, essendo stato presidente del Consiglio sotto il governatorato Scopelliti. La sua nomina ha spaccato l’Udc, di cui è veterano segretario regionale, con molti iscritti fra i quali alcuni membri dell’assise di Palazzo Campanella che si sono persino dimessi dal partito non volendolo come assessore. A prescindere da questo, il navigato Franco potrebbe ritrovarsi a dover gestire il secondo Bilancio (è il responsabile nell’Esecutivo del ramo) previsionale dell’ente nel giro di meno di un anno. Ma se così sarà, cioè senza se non si arrivasse a concepire un rendiconto consuntivo poi varato dall’assemblea – pur non entrando nel tecnico, non essendo io capace di farlo – mi limito a informarvi che si sarà costretti a…spendere in dodicesimi e dunque a essere ancora più ingessati del solito sulla spesa.