Regione, Dipartimento Agricoltura: al peggio non c’è fine

Mauro D'Acri e Palla Palla

Dipartimento Agricoltura: al peggio non c’è fine

Carissimo Direttore,

Le scrivo questa mia, per esprimere il disgusto più profondo per quanto sta accadendo al Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari della regione Calabria. A scrivere è una dipendente ormai alla soglia della pensione e in tutti questi anni non ha mai visto nulla di più disgustoso di quanto sta accadendo in Regione. Il potere viene gestito in maniera arrogante, prepotente e con incompetenza. Il capo politico/affaristico, del Dipartimento è Mauro D’Acri, che gestisce in prima persona e con i suoi scagnozzi il PSR 2014-2020. Alcuni funzionari sono stati costretti a dimettersi da componenti di commissione o addirittura ad allontanarsi dal Dipartimento per non sottostare alle richieste del Dis-onorevole.

Ora, la politica del decimo piano è costretta ad individuare un Dirigente Generale Vicario del Dipartimento Agricoltura, in quanto l’ingegnere Carmelo Salvino non sta bene, indovinate un po’ chi hanno scelto? Il famosissimo Dr. Giacomo Giovinazzo. Vediamo subito chi è questo soggetto, il cui curriculum è tutto un programma. Una situazione al limite del grottesco, che sarebbe anche ridicola se non fosse anche tragica… 

Giacomo Giovinazzo

1) Dirigente stabilizzato con normativa considerata illegittima dalla Corte Costituzionale, in teoria ogni atto firmato, se impugnato potrebbe essere considerato nullo;

2) dirigente responsabile dello stand della Regione Calabria all’Expo di Milano, il più brutto e ridicolo della manifestazione, costato un abisso e considerato la barzelletta dell’Expo;

3) dirigente delle misure più importanti del PSR 2014-2020, responsabile dell’approvazione del 15% delle pratiche, volendosi ergere a paladino della giustizia ha cercato i cavilli più assurdi per le pratiche “normali” ed ha abbattuto ogni possibile ostacolo per pratiche “segnalate” (F.lli Nola, Barone Macrì, Fattoria della Piana), un personaggio completamente prostrato al potere, forte con i deboli e vigliacco con i forti;

4) indagato e sottoposto a perquisizione dalla DDA di Reggio Calabria, nell’ambito di un’inchiesta che si incrocia con l’operazione “Provvidenza” contro i Piromalli.

Ma io mi chiedo: tra tutti i dirigenti a disposizione nella Regione e nel Dipartimento, perché proprio lui? Ma il Presidente certe cose le conosce? Lo sa che in Autorità di Gestione del PSR Calabria sono stati nominati individui quali: Armieri Antonio, Abbritti Francesco, Santopaolo Giampiero, Barbarossa Francesco, personaggi che non hanno lo straccio di una laurea che stanno guadagnando 1000 euro netti al mese in più sullo stipendio, senza avere la minima idea di cosa sia il PSR, ma hanno l’unico vantaggio di essere amici di Pignanelli e D’Acri?

Quando il Presidente due volte l’anno si degna di scendere in Dipartimento ed alza la voce lamentandosi degli scarsi risultati e delle continue critiche provenienti dall’esterno, dovrebbe guardarsi allo specchio e pensare solo per un attimo: ma se ho riempito il Dipartimento di incompetenti e ignoranti, lo stesso potrà mai funzionare?

Lettera firmata