Regione, la vigna infinita del “soggetto attuatore” nel silenzio della politica

Carmelo Gallo detto Nello

Il commissario per la mitigazione del rischio idrogeologico in Calabria, al secolo Palla Palla, non solo fa finta di non ricoprire questa carica, soprattutto quando accade qualche tragedia, ma continua anche a fare finta che le leggi e l’etica non esistono nella Regione Calabria.

Abbiamo cercato in tutti i modi di sollevare il problema, scrivendo più volte che in tutta Italia solo lui, il leggendario Palla Palla, si avvale delle prestazioni (pagate a peso d’oro) di un “soggetto attuatore” esterno alla Regione che guadagna la bellezza di 10.000 euro al mese ovvero l’ingegnere Carmelo Gallo, meglio conosciuto come Nello.

Abbiamo anche riferito della pantomima con la quale Palla Palla prima ha nominato al suo posto l’ingegnere Luigi Zinno (da marzo a settembre dell’anno in corso) salvo poi rinominare ancora l’ingegnere Gallo con decreto commissariale del 28 settembre scorso, solo qualche giorno prima della tragedia di Lamezia. Eppure, nessuno ha detto o scritto una sola parola e anche il Movimento Cinquestelle non si è degnato di approfondire il problema, evidentemente in tutt’altre faccende affaccendato.

Nello Gallo

Ma non è finita qui: l’ingegnere Nello Gallo ha addirittura mantenuto gli incarichi che aveva ricevuto nel periodo (brevissimo a dire il vero cioè dal marzo al settembre 2018) in cui non è stato “soggetto attuatore” per un importo di euro 40.000 (evidentemente non poteva campare con i 10.000 mensili accumulati nei tre anni precedenti… !!!!). Basta cercare il Decreto commissariale n. 152 del 2 luglio 2018 sullo stesso sito dell’Ufficio del commissario, all’albo pretorio!!!

E le storture non sono ancora finite! Il nostro caro soggetto pluripagato è anche Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Cosenza. Evidentemente il grande commissario Palla Palla ma anche l’opposizione e finanche i grillini non vedono né incompatibilità né inopportunità nel fatto che a dispensare incarichi sia proprio il presidente dell’Ordine degli Ingegneri. Basta scorrere ancora l’albo pretorio per capire quanti e che tipo di incarichi professionali gestisce l’Ufficio del commissario per rendersi conto di quanto è illegittima questa situazione. Il tutto sulla pelle della gente che muore. E nessuno si muove per mettere fine a questo schifo.