Rende 2019, ma il M5s si è candidato per vincere o per perdere? (di Matteo Olivieri)

RENDE 2019 | di Matteo Olivieri

Il M5S di Rende, con appena 829 voti di lista, rischia di perdere perfino il seggio di consigliere di opposizione finora detenuto. In tal caso, Rende non avrà più alcun portavoce ufficiale del M5S, e quindi nessuno sarà titolato a parlare a nome del M5S in città. Se invece ce la farà ad ottenere almeno un seggio, sarà solo grazie a qualche resto o riconteggio. Per averne la conferma, bisognerà attendere nelle prossime ore la composizione ufficiale del prossimo consiglio comunale. In ogni caso, sarà il caos visto che l’esito del voto sancisce la sfiducia di fatto del candidato sindaco del M5S.

Qualsiasi confronto risulta impietoso: nel 2014, i voti di lista del M5S sono stati 1.352, e le preferenze al candidato sindaco (lo stesso) 2.109. Con le votazioni di domenica, invece, il M5S passa dal 9,71% al 5% (3,91% solo il voto di lista). Sommando agli 829 voti di lista le preferenze specifiche per il candidato sindaco (appena 264 voti su 22.502 votanti) si arriva a 1.093 preferenze totali. Oltre 1.000 voti personali in meno, dopo 5 anni di lotte in consiglio comunale. Non c’è che dire, un risultato di cui andare oltremodo fieri…Qualcuno dovrà pur darne spiegazioni convincenti di questa fuga di elettori M5S e trarne le dovute conseguenze politiche, almeno così mi hanno insegnato che funziona nelle grandi democrazie europee!

Se si confrontano i dati con quelli delle altre liste (alcune di supporto agli altri candidati sindaco hanno racimolato 200-500-700 voti), si vedrà che la lista M5S – in sé – ha tenuto il confronto, ma sono mancati i voti di preferenza al candidato sindaco. A breve vedremo anche quanti voti sono andati ai singoli candidati consiglieri. Giusto a titolo di confronto, il sindaco uscente – nonostante le 6 liste a supporto – ha ottenuto appena 6.870 voti (il 31,46% delle preferenze), segno che la sua “invincibile armata” dopotutto non era invincibile.

Questo vuol dire che esiste un “popolo M5S” silenzioso, che ha votato il simbolo ma non le persone! Un popolo deluso e frammentato, che continua a sperare che l’unico cambiamento possibile sia col M5S. Un popolo tradito che però rimane fedele agli ideali, e che ha continuato a votare tappandosi il naso. Si tratta pur sempre di un voto da cui ripartire per qualsiasi riflessione futura! Delle due l’una: o ci si è candidati per vincere, ed allora il risultato delle urne certifica la bocciatura inappellabile da parte dell’elettorato rendese, oppure ci si è candidati per perdere, e allora…tutte le speculazioni lette sulla stampa ed udite per strada nelle scorse settimane cominciano ad avere un senso!