Rende, la gara per il Centro Anziani è destinata a finire al Tar. Manna si arrampica sugli specchi

Il Comune di Rende, beccato con le mani nella marmellata per la vicenda della gara-farsa del Centro Anziani, è stato costretto a difendersi dopo i nostri articoli, ripresi anche da quattro consiglieri di opposizione.

Ecco la sintesi della replica dell’assessore Ida Bozzo.

“Il bando sul centro anziani è stato pubblicato il 2 dicembre del 2015 e non il 28… Dal 2 dicembre 2015 al 4 gennaio 2016 ne è passato di tempo per visualizzare, analizzare e poi eventualmente scegliere se partecipare o meno al bando. Mi preme aggiungere che i giorni festivi non possono essere eliminati dal calendario. 

Il bando è stato pubblicato sull’albo pretorio del Comune di Rende in tempo utile; è stato sempre visibile nella sezione “Bandi” e in quella “Archivio” dell’Albo pretorio.

Per un errore di procedura da parte di un operatore gli uffici competenti hanno ritenuto necessaria la ripubblicazione in evidenza. Ma il bando stesso è apparso sul sito integrato, su due quotidiani locali e uno nazionale, su Gazzetta ufficiale e Gazzetta ufficiale della Comunità europea, sul sito del Ministero delle Infrastrutture, nonché sull’albo pretorio stesso…”.

Questa l’imbarazzante risposta dell’assessore Bozzo. Adesso vi spieghiamo perché non dice il vero.

L’ albo pretorio è una cosa seria, la data di pubblicazione è sotto gli occhi di tutti.

Le prime pagine del capitolato con le nuove scadenze sono state riscritte. E’ come se fosse una nuova gara, ovvio, magari nel testo uguale a quello precedente, ma una nuova iniziativa.

Che poi gli Uffici sono incompetenti è un altro discorso. Piuttosto avrebbero dovuto pubblicare l’ avviso di proroga  della scadenza dei termini per la presentazione delle domande, ma la proroga non il testo riscritto.
Questi signori considerano la cosa pubblica come la vigna di famiglia, si avverte in loro un senso di onnipotenza, come a chi tutto è concesso.

E infatti stiamo assistendo ad un balletto di date, di scadenze ed amenità varie davvero penoso. Cerchiamo di stare ai fatti:
1) la copia della videata di sintesi dell’albo pretorio del Comune di Rende fa fede per tutto. Non ci possono essere margini di equivoco. Il testo e le date sono intellegibili anche ai bassi livelli di scolarizzazione.
2) A pag.6 del bando di gara in grassetto è riportato il seguente testo:
“Le offerte dovranno pervenire nel termine perentorio delle 12,00 del giorno 08.01.2016,non verranno presi in considerazione plichi pervenuti altre tale termine”.
3) A pag. 18 nel paragrafo “1. procedura di aggiudicazione” in corrispondenza del capoverso “Prima fase” si legge (anche senza occhiali) “L’ apertura della busta “A” avverrà in seduta pubblica, che inizierà alle ore 9.30 del giorno 11.01.2016…”

crende

Probabilmente il verbo rendese è diventato lingua ufficiale, in questo caso un idoneo vocabolario eviterebbe di indurre in errore il malcapitato lettore, ed eviterebbe balletti di comunicati.

E’ una gara a tutti gli effetti, altro che dicembre, errore del personale bonaccione eccetera. Un marziano in possesso dei requisiti richiesti, che apprende del bando non può partecipare, questa è la realtà.

E’ ovvio che stiamo parlando di un bando destinato al Tar, chiunque, sulla base del testo, può sostenere di essere stato penalizzato. Sarebbe intererssante conoscere l’opinione degli insigni giuristi che affollano il “Borromeo” qualora un signore andasse nel loro studio lamentando un danno.

Oltre a responsabilità politiche è anche evidente una burocrazia inconsistente.

Abbiamo parlato della forma ma non ci siamo distratti dal contenuto del capitolato speciale fermo all’articolo 3, ma ci torneremo. Per smascherare ancora altre menzogne dell’amministrazione Manna.