Rende, Manna “ordina” lo sgombero del Tennis Club ma resta di sasso: sospeso fino alla decisione del Tar

Stamattina il sindaco quaquaraquà del Comune di Rende, conosciuto anche come il sindaco del nulla, al secolo Marcello Manna, si è svegliato con una magnifica idea per la testa: sgomberare il Tennis Club di Rende. Un suo vecchio pallino, beninteso, per continuare a “massacrare” la città. E così, starnazzando con un tono più stridulo del solito, Manna ha ordinato a due tecnici comunali (Francesco Minutolo e Aurelio Perugini) insieme ad un avvocato del suo codazzo (Paolo Florio) e ad una pattuglia dei carabinieri (che evidentemente non aveva di meglio da fare…) di mettersi in macchina, andare a Commenda ed eseguire lo sgombero. Arrivati a destinazione, i due tecnici, l’avvocato e i carabinieri hanno preso atto che il Tennis Club di Rende ha presentato un ricorso al Tar della Calabria e, di conseguenza, se ne sono tornati a cuccia con un verbale nel quale si sancisce la sospensione dello sgombero fino alla decisione del Tribunale Amministrativo.

Nel verbale si legge che “… l’Associazione Tennis Club ha consegnato ai rappresentanti del Comune di Rende una copia fotostatica dell’opposizione all’ordinanza di sgombero, chiedendo in via prudenziale di sospenderlo fino alla decisione del Tribunale Amministrativo… I rappresentanti del Comune, acquisita la documentazione, sospendono l’esecuzione per un esame della stessa…”. Questi sono i metodi del sindaco di Rende, ormai conosciuti da tutta la cittadinanza. Ci si augura che, all’esito delle prossime elezioni, il signor quaquaraquà se ne torni nello stagno dal quale è venuto.