Rende, Parco acquatico: aumentano dubbi e sospetti sugli intrallazzi di Manna

Il Laboratorio civico di Manna risponde come al solito in modo scomposto al Consigliere De Rose sulla gestione del bando del Parco acquatico di Rende.

Ci troviamo di fronte a fatti inequivocabili: 1) la gara è andata deserta ben due volte per evidenti carenze di contenuti; 2) il Comune sta spendendo un patrimonio per  guardiania e manutenzione (oltre 200 mila euro); 3) all’improvviso e in coincidenza con la votazione sul bilancio spunta la delibera di modifica delle linee di indirizzo per la redazione del bando. In Commissione Bilancio si presenta la pratica a sorpresa  in via d’urgenza il giovedì precedente il Consiglio di lunedì, senza preventivo inserimento nella convocazione e costringendo alla votazione i membri nella medesima seduta.

Nel merito, si inserisce una procedura che potrebbe consentire a “chiunque” la gestione del Parco escludendo che le capacità tecniche ed organizzative debbano essere possedute direttamente dell’aggiudicatario. Con le modifiche approvate dalla maggioranza Manna, basterà ricorrere all’avvalimento, cioè ad una sorta di prestito di requisiti, spesso solo documentale.

Ma perché non si è potenziato, invece, l’A.T.I.?

Secondo noi queste decisioni sono sbagliate. Profondamente sbagliate e la cronologia degli avvenimenti lascia spazio a dubbi e timori.

Laboratorio Civico tira in ballo, come altre volte ha fatto a sproposito, la Procura della Repubblica escludendo che sia già ben attenta in merito. Anche i Procuratori della Repubblica leggono i giornali, guardano il web e sentono la televisione.

Ultima precisazione, anch’essa portatrice di dubbi e timori. Alcuni esponenti della minoranza consiliare hanno chiesto, esattamente il 13 marzo 2018, proprio sul Parco acquatico un incontro al sindaco offrendo  il loro contributo. Il sindaco non ha risposto e, anzi, ha fatto sapere indirettamente ai richiedenti che non li avrebbe mai e poi mai ricevuti. C’è da chiedersene il motivo.

La verità, a nostro parere, è che l’attuale amministrazione non rappresenta la cittadinanza di Rende, se mai l’avessero rappresentata. Avranno pure la maggioranza numerica in Consiglio comunale, ma se facessimo due conti sarebbe facilmente verificabile che è la minoranza consiliare a rappresentare la maggior parte dei cittadini di Rende. E siamo tutti impegnati a far coincidere questa maggioranza in città con quella consiliare che uscirà alle elezioni del maggio prossimo.

Rende, 9 agosto 2018

Valerio Cavalieri – segretario Rende Centro Destra

Gianfranco De Franco – segretario Insieme per Rende

Antonello Elia – consigliere comunale Fratelli d’Italia