Rossano, anche il sindaco di Corigliano smaschera i giochetti dei Lapietra

Giuseppe Geraci, ex sindaco di Corigliano

A Rossano c’è un silenzio irreale. Le due coalizioni di impresentabili che sostengono i candidati Mascaro e Rapani, che si sfideranno nel ballottaggio di domenica, nel momento in cui sono state smascherate agli occhi di tutti i rossanesi onesti da Iacchite’, evitano di presentarsi in pubblico, annullano eventi e via di questo passo.

Intanto, abbiamo appreso che il giornaletto del potentissimo palazzinaro don Pasquale Lapietra detto “Mollettone” (“Mollettun” in rossanese), non ha problemi solo con noi ma anche con l’amministrazione comunale di Corigliano e con il sindaco Geraci.

Ecco cosa scrive il Comune di Corigliano e quanto non viene pubblicato dal giornaletto di Lapietra. 

“Continua, ormai dal post alluvione del 2015, il maniacale tentativo di delegittimazione dell’Amministrazione Comunale di Corigliano messo in atto da editore e redazione del settimanale rossanese distribuito gratis in qualche bar dell’area urbana.

  1. Non vi è stata alcuna marcia indietro del sindaco sull’emergenza sbarchi al Porto, tantomeno un suo ritorno al rispetto della dignità del genere umano. Sono, queste ultime, affermazioni non soltanto penose ma anche gravi dal punto di vista del rispetto, questo sì, del ruolo e della dignità delle istituzioni e di chi le rappresenta.

La denuncia dell’oggettiva difficoltà di garantire, da parte dell’ente locale, risorse umane ed economiche per continui sbarchi al porto e che di fatto bloccano la macchina amministrativa era e rimane non soltanto fondata ma aggravata.

corigliano Il Comune di Corigliano ha sempre fornito, sin dal primo sbarco del gennaio del 2015, la massima collaborazione nei limiti delle sue materiali possibilità, senza alcuna fuga dalle proprie responsabilità. GERACI ha posto una questione di rilevanza nazionale argomentata con analoghi contenuti e preoccupazione da numerosi sindaci italiani, tra i quali quello di Reggio Calabria.

Così come era fondata l’impossibilità di garantire l’utilizzo di transenne in occasione dello sbarco successivo alla tragica alluvione dell’estate del 2015, perché quelle transenne, così come abbiamo detto e documentato, in quel difficile momento presidiavano i numerosissimi rischi di incolumità causati su tutto il territorio di Corigliano. Non c’è stato alcun passo indietro rispetto a quella posizione legittima, doverosa e che ribadiremmo in condizioni analoghe che non ci auguriamo.

Se c’è una pessima figura, pertanto, è solo quella confermata dall’aver voluto ancora una volta disinformare costruendo notizie false e commenti sprezzanti fondati sul nulla;

Porto-di-corigliano-calabro2.   sulla gestione dei minori non accompagnati, che è la vera emergenza nell’emergenza sbarchi, il Comune di Corigliano non soltanto ha garantito la massima assistenza necessaria ma lo ha fatto con una abnegazione ed un senso delle istituzioni e della dignità umana di questa povera gente che è andato ed andrà sempre al di là di qualsiasi prescrizione o effettiva disponibilità di risorse che non c’erano e non ci sono.

Non soltanto non si è capaci di ammettere il grande sforzo del Comune su questo aspetto delicatissimo ma addirittura, ancora una volta senza contenuti e con un atteggiamento infantile che lascia sconcertati, si prende di mira l’assessore alle politiche per i migranti Marisa CHIURCO, il cui impegno notorio ed infaticabile andrebbe soltanto lodato ed emulato.

3)   la cosiddetta attenzione sul post GERACI, più che questione di dibattito cittadino a Corigliano sembra, semmai, l’incubo esclusivo del settimanale rossanese, del suo editore e dei propri giornalisti.

Abbiamo già invitato l’Eco dello Jonio ad accettare pubblicamente la nostra richiesta di confronto sulla legalità, verso la quale l’Esecutivo GERACI avrebbe dimostrato scarsa attenzione. Analogamente chiediamo di spiegare pubblicamente quali sarebbero queste presunte bugie attribuite agli amministratori nell’ultimo delirio di sabato scorso (4 giugno).

Certo, appare degno di ben altre attenzioni l’atteggiamento di chi, a qualche settimana dal voto amministrativo del 5 giugno scorso, manifestava stupore rispetto ad una iniziativa del sindaco di Corigliano di confronto con i candidati a sindaco di Rossano sui temi della sanità territoriale mentre oggi, a circa 2 anni dalle amministrative di Corigliano, pretenderebbe risposte o smentite a domande del tutto autoreferenziali ed a notizie inesistenti”.

E non solo. Il Comune di Corigliano sputtana il giornaletto di Lapietra anche sul fronte del confronto pubblico che non accetta, chissà poi perché…

“Dopo aver cancellato un altro evento pubblico a Rossano domenica scorsa – scrive il Comune di Corigliano -, l’Eco dello Jonio adesso non accetta il confronto pubblico con il sindaco Giuseppe GERACI sulle accuse di scarsa attenzione alla legalità e presunte bugie sistematicamente destinate all’Amministrazione Comunale.

Il settimanale rossanese distribuito gratuitamente, infatti, ha comunicato ufficialmente l’intenzione di sottrarsi al faccia a faccia proposto dal Primo Cittadino, nel consiglio comunale, che è la sede della massima istituzione democratica cittadina, molto di più di qualsiasi piazza.

fusione-corigliano-rossanoNel prenderne atto, si esprime rammarico per quello che sarebbe potuto essere un sicuro momento di confronto e chiarimento pubblici, documenti alla mano, su una campagna di censura, disinformazione e delegittimazione che, sulle pagine de L’Eco dello Jonio, è platealmente destinata alla sola Giunta del Comune di Corigliano, ininterrottamente, dal giorno successivo all’alluvione del 2015.

Qualora la presenza di un maggior numero di giornalisti dovesse essere la vera discriminante per convincere la redazione de L’Eco dello Jonio ad accettare in extremis, come ci si augura, il confronto pubblico sulla legalità proposto dal sindaco, non ci sottrarremo ad allargare l’invito al maggior numero di giornalisti del territorio e dell’intera provincia di Cosenza, incluse quelle testate online cosentine che stanno dimostrando una particolare attenzione alla fusione Corigliano-Rossano, tema tra quelli sui quali si potrebbe utilmente spaziare così come più volte auspicato dallo stesso Editore del settimanale rossanese”.

Evviva la libertà!