San Lucido, si dimette l’assessore Di Bella. “Non c’è dialogo con il sindaco”

Se ci fossero stati ancora residui dubbi circa la profondità della spaccatura nella maggioranza a San Lucido, oggi arriva la conferma da parte del gruppo autonomo formato da Di Bella, Frangella e Staffa che non sostiene più la linea politica del sindaco De Tommaso. Di Bella si è dimesso da assessore, gli altri hanno rimesso le deleghe.

Oggetto: Riscontro nota 802 del 24.08.2021. Remissioni deleghe​
​I sottoscritti Di Bella Giuseppe, Frangella Eugenio e Staffa Renato rimettono le deleghe loro attribuite ed il consigliere ​ Di Bella rassegna le proprie dimissioni da componente la Giunta municipale, così come richiesto dalla S.V. in modo intempestivo rispetto alla conclusione della stagione estiva ed illogico rispetto al contenuto della stessa missiva.

Infatti, anziché ricercare le motivazioni che hanno spinto la costituzione di un gruppo, la Sua miopia le suggerisce di sottolineare che la comunicazione giunge “inattesa” ed “improvvisa”. ​ Ci saremmo aspettati una convocazione immediata e non anche una frenetica corsa a deliberare atti senza una minima concertazione.

Ci chiediamo se le rimostranze fatte i primi del mese di agosto sulla gestione delle problematiche estive (viabilità, acqua, ordine pubblico, ordinanze emesse e disattese, depurazione, programma estivo) non richiedessero una maggiore attenzione da parte Sua e una discussione con l’intera maggioranza.

Per questo abbiamo definito la “scelta sofferta ma convinta, maturata nell’ultimo periodo, al fine di dare un impulso propositivo all’azione amministrativa sia in termini di maggiore fermezza nel prendere alcune decisioni, difenderle e potarle avanti e sia in termini di maggiore collegialità e condivisione all’interno della maggioranza per la realizzazione del programma”.

A tal proposito il richiamo alla “cittadinanza che ha scelto con il proprio voto e che pertanto merita ogni dovuto rispetto” deve passare necessariamente attraverso gli impegni assunti con i nostri elettori,( con l’intera cittadinanza) nel rispetto del programma e di quanto detto in campagna elettorale, e solo un’azione vigile ed attenta, per adempiere al meglio la funzione di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, e gli atti conseguenziali, possono essere il ​ faro che guida la nostra coscienza.

Un’ultima riflessione merita la richiesta delle dimissioni, che Politicamente si sarebbero dovute estendere all’intera maggioranza… questo sì atto necessario per conseguire il “rilancio” con “rinnovato entusiasmo” e “maggiore intensità”. ​ Tanto si doveva.