Sanità, i poteri forti regalano altri 2 milioni all’anno ai soliti iGreco

E’ stato pubblicato qualche settimana fa, coperto dall’omertà di tutti i media di regime, il decreto del commissario Massimo Scura che assegna altri 23 posti letto di riabilitazione al potentissimo gruppo iGreco. Che tanto ha brigato per ottenerli per la clinica capofila “Madonna della Catena”. 
In sostanza, altri due milioni di euro all’anno ai sette fratellini di Cariati.

Pensate che se ce ne fosse stato solo uno in più, grazie alla presenza della first lady Filomena, sarebbero stati la copia perfetta di Biancaneve e i sette nani.

La Madonna della Catena
La Madonna della Catena

Protagonista di questa farsa il noto e grande Gianfranco Filippelli, quello che ha fatto il commissario dell’Asp per 9 mesi e ha combinato tanti di quei casini che non basteranno 9 anni per metterci una pezza.
Filippelli a fine giugno dello scorso anno riceve la richiesta da iGreco per l’ampliamento dei posti letto alla clinica “Madonna della Catena”. Una richiesta che, nella normalità, avrebbe richiesto qualche mese di attesa per verificarne l’effettiva pubblica utilità e invece in 4 giorni Filippelli risponde “Signorsì” emanando la relativa delibera.
Incredibile, in soli quattro giorni! Un maestro, Filippelli, che in 96 ore, comprese quelle che servono per il sonno, fa l’istruttoria e dice sì ai fratellini cariatesi.

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Una pratica che indignò persino qualche media di regime con qualche articolo “mirato” salvo poi fare dietrofront alla prima minaccia di querela e continuare a leccare il culo come sempre in cambio di sponsorizzazioni e prebende varie.

Oggi la clinica “Madonna della Catena”, con i suoi 91 (!!!) posti letto, è diventata una splendida macchina per fare soldi alla faccia dei cittadini onesti ed è l’avamposto principale per il disegno della nostra classe politica: affossare la sanità pubblica per continuare a foraggiare questi “gran signori” delle cliniche private.

Il commissario Scura
Il commissario Scura

Il tutto ovviamente con il concorso di Scura e del suo vice Urbani e sempre alla faccia di gente come Nicola Adamo e Mario Oliverio che si ingoiano davvero di tutto, roba da fare invidia alla protagonista di “Gola profonda”.

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Ah, volevate sapere del Cinghiale. Tranquilli, lui sovrintende sempre a tutto. Nella sanità cosentina, del resto, lo sanno tutti (tranne Oliverio e Adamo) che non si muove foglia che lui non voglia.

Complimenti a tutti.