Sgarbi, il cazzaro, la capra alpina e la vil pecunia

Che Vittorio Sgarbi non conosca molto della nostra terra, lo si era capito anche durante la “famosa” lezione sull’icona della Madonna del Pilerio quando candidamente, dopo aver parlato per oltre mezzora disse che non l’aveva mai vista…

Poi, durante uno stacco musicale, fu portato a vedere l’icona e disse altre banalità sui colori, e cosi via. Praticamente una lezione generica sull’iconografia…

Ora veniamo a sapere che è candidato al consiglio comunale, sempre ammesso che il cazzaro sia della partita, con una propria lista. Ma guardando bene il logo si nota subito una “capra”. Pensi allora che questo mentecatto conosca il genius loci e abbia messo almeno una “nostra” capra… diciamo di una razza autoctona, come la “nicastrese”. Ed invece la CAPRA scelta da Sgarbi è una capra alpina. Come partenza non poteva essere peggiore…

Del resto, lo sanno tutti che Sgarbi ha una sola passione: i soldi. E quelli non capisci mai di quale zona sono. Qualcuno diceva “pecunia non olet” e Sgarbi in questo (ma solo in questo) può dare lezioni a tutti. Anche al cazzaro, che pure di “pila” ne capisce…