Silvia Romano è in Italia, un lungo abbraccio con la famiglia

E’ tornata in Italia Silvia Romano, la volontaria, rapita 18 mesi fa in un villaggio della Kenya e  liberata ieri in una zona non lontana dalla capitale della Somalia. E’ arrivvata a Ciampino a bordo di un aereo dell’Aise.

Silvia Romano è scesa dalla scaletta dall’aereo scortata da agenti dei servizi segreti, in tuta nera che copre loro il volto e anche loro con dispositivi di protezione. Silvia ha salutato con la mano procedendo in abito lungo di foggia islamica e per qualche istante ha abbassato la mascherina mostrando il sorriso. Ha salutato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte toccandosi i gomiti, come imposto dalle regole anti-Covid. Con i genitori e la sorella invece ci sono stati lunghi abbracci.

“Grazie. Sto bene, per fortuna, sto bene fisicamente e mentalmente. Ora voglio solo stare tanto tempo con la mia famiglia e sono felicissima, dopo tanto è bello essere tornati”. Sono le parole che Silvia Romano ha rivolto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, dopo il suo atterraggio a Ciampino. Un lungo applauso ha accolto Silvia Romano anche a Milano nel quartiere Casoretto  nella strada dove è la casa milanese della cooperante. Mentre risuonavano le campane a festa le persone, si sono affacciate ai balconi battendo le mani, per darle un segno di affetto. Silvia Romano viene ascoltata dagli inquirenti nella caserma del Ros.

L’atto istruttorio è condotto dal pm Sergio Colaiocco, che sulla vicenda aveva aperto un’inchiesta per sequestro di persona a scopo di terrorismo, alla presenza degli ufficiali dell’antiterrorismo del Raggruppamento operativo speciale dell’Arma che hanno svolto le indagini.  ​La cooperante milanese della onlus “Africa Milele” era stata rapita il 20 novembre del 2018 in  Kenya, nel villaggio di Chakama, a 80 chilometri da Malindi. Secondo  quanto ricostruito dalla Procura di Roma e dai carabinieri del Ros,  era tenuta prigioniera in Somalia da uomini vicini al gruppo jihadista Al-Shabaab, l’organizzazione somala affiliata ad Al Qaeda e  considerata “ostaggio politico”.