Soverato. “Ecco la storia del ricorso al Tar contro il Comune e le delibere che mascherano gli abusi”

Ecco la storia del ricorso al TAR. Avverso il comune di Soverato e le delibere di Giunta che mascherano gli abusi.

DOPO 4 mesi, oggi rompo il silenzio. Ecco la verità sul Ricorso al TAR e le concessioni balneari della Citta’ di Soverato.

Comunicato diffuso mezzo stampa.

di Azzurra Ranieri 

Credo nella giustizia, un faro che, seppur lento, alla fine trova sempre la sua via. Non voglio né posso sovvertire ciò che spetta solo al Tribunale Amministrativo Regionale discutere prima di ogni altra cosa. Ho scelto di rivolgermi alla Giustizia Amministrativa del TAR perché credo che sia giunto il momento di avviare un’azione per la giustizia e la verità. Non sono come il Sindaco di Soverato, che sfida il TAR emanando deliberazioni prima che le precedenti siano discusse. Sono semplicemente un cittadino che crede nella Legge, rispetta severamente le istituzioni e ha una pazienza infinita.

Oggi, il 26 marzo 2024, è giunto il momento di rompere il silenzio. Dopo quattro mesi di totale isolamento mediatico per scelta, e, soprattutto, dopo quasi un decennio di abusi e ingiustizie.

Lo faccio, in memoria di mio padre il primo ad aver subito la più crudele delle ingiustizie da parte di un Comune di Soverato sopraffatto dal malaffare, e lo faccio per la mia famiglia, che subisce l’onta di essere buttata sui giornali per una scelta pesante: quella di mettersi contro tanti, senza averlo scelto, giacché l’unico colpevole altro non è che il Comune di Soverato nella persona dei due ultimi Sindaci, dei suoi Assessori al demanio (ora uno Sindaco) e di quel vergognoso Ufficio Tecnico gestito dal grosso malaffare Soveratese.

Dal rilascio di una Concessione a favore di una azienda con annessa planimetria falsa, alla richiesta da parte nostra di parziale annullamento di quella Concessione basata su carte false, alle osservazioni continue al Piano spiaggia, e di tutta risposta al rilascio VERGOGNOSO di una Concessione per VARO E ALAGGIO dove è sito un locale notturno che prima montava UN LIDO con annessa delimitazione dello specchio acqueo in un’area con divieto di balneazione, CONCESSIONE RILASCIATA SOLO PER CHIUDERCI NEI FAMOSI 50 mt -, alle richieste ogni anno di concessioni anche temporanee per poter avere la possibilità di lavorare, possibilità sempre negata senza valide e legali motivazioni ma solo e sempre per mezzo di abusi, illazioni, e poi con la grande scusa: “ le concessioni sono prorogate per mezzo di proroghe tecniche e non è possibile richiedere nuove concessioni”, per continuare “ se vai al TAR con voi vinco e con loro perdo” ( affermazione che andrebbe fatta presente alla Procura delle Repubblica), per finire con la più assurda da parte dell’ultimo Assessore in carica: “ ti do un consiglio da parte di un’amica: per Le tue società provvediti altrove”.
Questa ultima infelice osservazione ci ha obbligato a prenotare posti barca per provare e presentare i nostri modelli nuovi.
Da Soverato a Roccella, a Crotone, a Tropea, a Bagnara, a Genova fino a Rotterdam. E’ UNA VERGOGNA!

Chi mi legge non ricorda la sofferenza e le manifestazioni di mio padre? L’umiliazione di quell’uomo che ha portato LA NAUTICA DI SOVERATO per tutti i laghi e i mari del mondo. Mio padre è stato Il grande onore della Citta’ di Soverato che è conosciuta in tutto il mondo per la nautica di Antonio Ranieri, IL RE DEI MOTOSCAFI.
Un uomo che è stato umiliato dai SIGNORI DELLA CITTA’, da quel covo di malaffare che è l’UFFICIO TECNICO DEL comune di Soverato.

Ditemi chi non ha memoria tra voi delle manifestazioni pubbliche di MIO PADRE!
Ditemi se uno solo di voi, non sa quanto abbia lottato nella sua vita, quanto abbia sofferto e quanto la sua genialità gli sia costata cara. I primi della classe, portano con sé una grande sofferenza, e’ la solitudine, la lotta continua, sono così intelligenti da essere isolati e condannati per la loro schiettezza.
Mio padre ha lottato fino alla fine, era gravemente malato quando quel Sindaco “ bravo e bello” e quell’Assessore oggi Sindaco lo umiliavano e se ne prendevano gioco “ fai così Toto” .
Mio padre aveva capito con estrema chiarezza tutto, ha tentato ogni strada pur di non portare la Sua Città in Tribunale.
E’ stato abusato del nostro essere persone perbene, ci hanno negato anno dopo anno una piccola concessione per fare il nostro lavoro, dove siamo proprietari pari agli altri, e per cosa? Per favorire cosa? In cambio soprattutto di cosa? Ora il Sindaco fa il Santo, dice di tutelare i Balneari: NON E’ VERO. I Balneari sarebbero stati tutelati si’ dai bandi per tempo come previsti per legge, ma sarebbero stati tutelati se NON LI AVESSE MESSI A RISCHIO PER FAVORIRE UN SOLO CONCESSIONARIO!

Quale è la merce di scambio, io non posso saperlo, ma una cosa è certa, non sono io ad essere contro i Balneari, in fondo sono anche io un balneare a cui è negato un diritto! Io li ho rispettati tutti i Concessionari, fino all’ultimo giorno, per 4 anni ho accettato un diniego senza impugnare le Proroghe, il 31/12/2023 per me si sarebbe chiuso il sipario, era l’ultima data utile, non potevo altro che ricorrere al TAR per impedire che anche questo abuso rimanesse impunito e per noi non ci sarebbe più stata possibilità di lavorare.
Da 4 mesi leggiamo articoletti da regime, che buttano me, le nostre aziende e gli avvocati tra le righe ignoranti. Per attirare l’attenzione una volta si usa il mio nome come Consigliere di Minoranza della Citta’ di Soverato, una volta si butta in prima pagina le nostre aziende, poi i nostri avvocati. Mai nessuno, però che abbia raccontato la verità, che il TAR ha dinanzi a se’ con una perizia di un danno subito e ben 20 allegati di atti gremiti di tutta la verità.
La mia persona è stata messa sulla bocca di tutti, con leggerezza, con un impianto accusatorio pericoloso.

Siamo stati presentati ai Concessionari come coloro che vogliono toglierli il lavoro, è’ stata messa a rischio la mia incolumità e quella della mia famiglia. La nostra azienda da’ lavoro a quasi 50 famiglie, diverse le imprese a noi collegate da contratti di collaborazione, importante la nostra posizione di soggetti a rischio in una terra problematica. Tutti noi, siamo stati buttati in pasto di chi preso da un attacco di collera potrebbe lasciarci secchi per strada. E chi lo ha fatto? Il sindaco di Soverato, l’Assessore al Demanio con un post degno di censura, e quel farfallone del Presidente del Consiglio, non è stato zitto neanche quando il silenzio gli avrebbe persino fatto guadagnare punti.
Un Presidente del Consiglio titolare di ben 2 Concessioni che si permette di rilasciare dichiarazioni al limite della decenza.
Ma si sa, Soverato spesso premia questo genere di soggetti, subito pronti a saltare sul carro dei vincenti non disdegnando di calpestare anche qualche ferito!

Non posso tacere riguardo all’Assessore al Demanio, che con un post indegno ha cercato di screditare la nostra causa, e al Presidente del Consiglio, il quale, anziché proteggere gli interessi dei cittadini, giacché questa causa sta pesando già sulle casse dellla Città, si è schierato dalla parte degli abusatori.
Entrambi hanno contribuito al clima di intimidazione e persecuzione che ha circondato la nostra famiglia e le nostre imprese. Ma non ci lasceremo intimidire. Continueremo la nostra lotta per la verità e la giustizia, e se necessario, li porteremo davanti alla legge per rispondere delle loro azioni.

Mi e’ stato inoltrato un articolo, che purtroppo è gremito di incongruenze, giacché gli informatori che inviano le note ai giornali sono sempre un po’ di parte.
Evito di commentare le costituzioni delle parti, giacché non è il mio momento ma è quello del TAR, ma è importantissimo chiarire che prima di domani, vi è già stata una ORDINANZA DEL TAR, molto chiara su legittimità a costituirci, danno causato e incompetenza della Giunta Comunale della Città di Soverato. Questa ordinanza, ha riconosciuto l’importanza e la fondatezza del ricorso, motivato con ben 20 allegati e una imponente perizia del Danno cagionatoci dal comune di Soverato per tantissimi anni. Abbiamo posto noi un ricorso per motivi aggiunti, il TAR non ha rinviato se non per ragioni procedurali, ne’ ha rigettato alcuna richiesta fondamentale, il TAR discuterà probabilmente domani e discuterà cautelare e motivi aggiunti il 17/04 e lo farà nel merito quel giorno.
Purtroppo, sebbene la gestione dei lidi abbia certo la sua valenza, nessuno si è ricordato di parlare di tre aziende, le nostre, o meglio quelle del mio defunto papà che hanno subito l’oltraggio di essere privati di uno sbocco a mare. Ma nessuno si ricorda che noi produciamo imbarcazioni e per le stesse e’ necessario il mare?

Abbiamo citato in giudizio il Comune di Soverato che nasconde un abuso dietro alla direttiva Bolkestein, e si fa scudo dei Balneari, sebbene abbia causato un danno perdurante, quantificato al settembre 2023 per circa 14 milioni di euro in linea prudenziale.
Sapete perché il Comune e’ stato citato? Proprio perché usava le proroghe per negare un diritto. Abbiamo atteso l’ultimo giorno utile, ovvero la scadenza europea al 31/12, proprio per non cagionare danno a nessuno, avremmo potuto far saltare il Banco da ben 4 anni ma non lo abbiamo fatto. Mio padre è andato via con un grande magone, e allora se dobbiamo veramente rompere il silenzio, facciamolo con la verità.

Cari Balneari di Soverato, al posto mio, cosa avreste fatto? Cosa avreste fatto se aveste subito il diniego alla Concessione per il nostro stesso tempo? Dietro di voi ci sono delle famiglie, e allora sarebbe importante che voi pensaste che anche dietro di noi ve ne sono…
Noi, Non ci fermeremo, fin quando non avremo giustizia, lo devo a mio padre, al nostro nome, alla nostra azienda, ai nostri ragazzi, e a tutti coloro che credono nella giustizia, e se sarà necessario li porterò sino al cospetto della Corte Europea, accompagnati dai loro compagni di merende.
Al momento stiamo solo attendendo il giudizio del TAR, per sporgere denuncia presso la Procura della Repubblica in capo ad abusi d’ufficio, omissioni, corruzione e falso in atto pubblico .
Non ci interessano i soldi, non pensiamo neanche lontanamente al risarcimento, le amarezze, le lotte non sono rimborsabili o risarcibili. Noi vogliamo solo giustizia.