Sparatoria a Diamante, al via gli interrogatori dei tre fratelli fermati: migliorano le condizioni del titolare del bar

Stanno gradualmente migliorando le condizioni di Stefano Perugino, il 62enne di Diamante, titolare di un bar sul lungomare, rimasto gravemente ferito venerdì sera. E’ ancora ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, ma sembrano esserci evidenti segnali di ripresa.

Al momento sono in carcere i tre fratelli accusati di essere responsabili della sparatoria, che sono in attesa di essere interrogati dal gip. Stefano Perugino nella tarda serata di venerdì era giunto all’Annunziata in condizioni critiche a causa delle gravi ferite riportate. Da una prima ricostruzione della vicenda, dopo le 20 di venerdì è scoppiata una lite all’esterno della sua attività commerciale. Ad avere la peggio è stato proprio Perugino che ha riportato ferite da arma da fuoco alla spalla e all’addome. Quella sera sul posto sono giunti immediatamente i carabinieri della stazione di Diamante, che hanno avviato le indagini con il supporto dei colleghi del Reparto operativo del comando provinciale di Cosenza.

L’attività investigativa si è svolta celermente ed è stata coordinata dal pm di turno della procura di Paola, Rossana Esposito, che ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti di tre fratelli di Diamante. Si tratta di Mattia De Rose, 28 anni, di Massimo De Rose, 31 anni, e Alessandro De Rose, 35 anni. Massimo e Alessandro erano stati fermati la sera stessa. Mentre Mattia sabato mattina si è presentato spontaneamente nella caserma dei carabinieri di Cosenza. I tre sono accusati di tentato omicidio, aggravato dai futili motivi e di porto abusivo di arma da fuoco. Questa mattina si svolgeranno gli interrogatori di Alessandro e Massimo De Rose nel carcere di Paola. Immediata la risposta della società civile. Oggi si svolgerà una fiaccolata per dire no alla violenza.