Termoablazione: la nuova frontiera contro i tumori utilizzata anche all’Annunziata

Combattere un tumore attraverso trattamenti non invasivi tradizionali, quali interventi chirurgici, radioterapia, chemioterapia che non sempre ottengono risultato portando pesanti ripercussioni al corpo.

Oggi arriva la svolta, per quello che viene considerato il male del secolo, finalmente vi è una cura alternativa: termoablazione per via percutanea, che permette di rimuovere la massa del tumore.

Funziona così s’inserisce un ago sottile su cui viene trasmessa una energia elettromagnetica che produce calore riuscendo a bruciare il tumore.

Oggi a Pavia un tumore endocrino al pancreas è stato distrutto in una donna anziana con sole tre sedute da 10 minuti. Anche l’ospedale Annunziata di Cosenza ha utilizzato questa tecnica poco tempo fa, il primo caso in Calabria.

Un trattamento del pancreas mediante termoablazione per via percutanea è stato eseguito dalla equipe chirurgica della Uoc di Chirurgia Epato-bilio-pancreatica “Migliori”, coadiuvata dagli anestesisti e dalla equipe infermieristica della medesima Uoc e del Complesso operatorio dell’Ospedale Annunziata di Cosenza.

Il paziente, di 68 anni, affetto da neoplasia “advanced” del pancreas, di circa 4 centimetri è stato dimesso dopo nove giornate di trattamento e attualmente è in ottime condizioni di salute.

La metodica attualmente è applicata solo nelle più qualificate Uoc di chirurgia epato-bilio-pancreatica, dislocate principalmente nel Nord-Centro Italia. Ma anche a Cosenza, nonostante le criticità, ci si può avvalere di tali prestazioni d’alta eccellenza.

E la tecnica che oggi a Pavia ha mostrato in pieno la sua funzionalità, debellando completamente il tumore in sole tre sedute, appare una risposta concreta per i malati tumorali che, spesso, non trovano beneficio nelle cure tradizionali.

V.M.