Tirreno Cosentino. Covid e malapolitica continuano ad andare a braccetto (di Saverio Di Giorno)

di Saverio Di Giorno

I Comuni della costa tirrenica versano in una situazione disperata che il Covid ha messo a nudo. Disorganizzazione completa, incapacità di gestire problemi. Ma il Covid è solo il risultato di anni di politica che è stata solo gestione del potere e spartizione di incarichi. http://www.iacchite.blog/alto-tirreno-cosentino-abbandonato-e-senza-futuro-di-francesco-cirillo/

Da questo punto di vista si fa notare Belvedere Marittimo. Commissariata e teatro di atti violenti da parte di criminalità di bassa lega. Furti, colpi di pistola. Nel mezzo i cittadini non sanno dove andare a vaccinarsi e questo aveva creato non pochi malumori. Era stata anche proposta una giornata Open Vax Day ma l’appello è caduto nel vuoto. Lasciato cadere sia dall’Asp, che dalle cliniche private (ben due ne sono presenti nel territorio), che dalla struttura commissariale. Nel frattempo i cittadini ormai terrorizzati da un bombardamento continuo di notizie e per evitare di restare bloccati devono andare nelle cittadine vicine o spendere decine e decine di euro in tamponi continui. Belvedere divenuta simbolo di un modo di gestire la cosa pubblica come cosa privata, almeno secondo la Procura (è qui che ha il fulcro l’indagine appalti e massoneria) dopo aver sperperato le casse comunali ora è incapace di intervenire. Non solo: chi conta è impegnato ad accusarsi a vicenda di aver creato o manipolato il numero di tessere di iscritti al Pd (che ha portato al commissariamento). Chi ci vede in questo una manovra in vista dei prossimi appuntamenti politici e chi fa notare che il numero di iscritti benché molto alti rispetto alla media del territorio non ha subito grandi variazioni.

Non versano in condizioni migliori altri grandi centri del Tirreno cosentino. Che dire di Cetraro. Dopo una guerra campanilista sui reparti con Paola entrambi i centri versano in pessime condizioni. Urologia, Ginecologia. Reparti chiusi a causa del Covid, altri a causa delle condizioni ormai irreversibili della sanità poco importa. Il risultato è frutto di mancati interventi. Inutile dire che anche questo Comune è in predissesto e che è quindi tutto è fermo. Forza Italia cerca di avere il controllo in tutti i centri in cui riesce ad essere decisiva e come se nulla fosse, anche a Cetraro, all’interno del Comune, continuano a gestire fondi e bandi con noncuranza e senza nemmeno rendere conto all’opinione pubblica. Nulla si sa ovviamente sugli atti violenti e le intimidazioni che nell’ultimo anno hanno riguardato il Comune.

Inutile dire la situazione che mutatis mutandis (ma poi neanche tanto) si presenta nel Comune di Praia a Mare. Anche in questo caso tramortito dalla scure della Procura di Paola e che non riesce nemmeno a comunicare i dati. Tra incapacità o malafede non si sa quale sia la cosa migliore tra cui scegliere. L’elenco potrebbe continuare ancora tra tanti casi minori e maggiori. Si potrebbe stare a discutere dei singoli protagonisti che ora hanno gioco facile a dire “noi lo dicevamo”. Protagonisti eterni come tutti, che hanno i loro padri politici in persone che nulla hanno fatto quando potevano e che ora provano a dare lezioni qua e là. Altri tacciono sperando che passi l’ondata.

In una politica che ha un ricambio generazionale pari a zero, con una macchina burocratica ferma c’è poco da stare a fare distinguo e sottigliezze. Queste sono situazioni che hanno radici antiche e che il Covid ha solo reso più urgenti. E risalgono a più di un anno fa http://www.iacchite.blog/sindaci-in-dissesto-indagati-e-ricattati-di-saverio-di-giorno/. Se i comuni non hanno fondi per agire è perché per anni hanno favorito pochi noti, elargito permessi, evitato di chiedere tributi ad alcuni e vessato altri. La cosa sta emergendo con chiarezza a Scalea nella quale la nuova amministrazione sta tirando fuori dati e carte che finora si potevano ricostruire solo per logica e su qualche dato (http://www.iacchite.blog/scalea-verso-il-dissesto-tutta-la-verita-sui-13-milioni-spariti-nel-nulla-di-saverio-di-giorno/). Pochi si sono arricchiti, mentre molti altri servizi dai mezzi di trasporto, alla pulizia venivano dati a consorzi e aziende amiche che ingoiavano denaro senza restituire nulla. Altri soldi partono in architetti, esperti, consulenti esterni, avvocati. Il resto della popolazione impoverita emigra via o è costretta a dissanguarsi tra visite private e tamponi a decine. Ne abbiamo fatto nomi, opere e miracoli negli scorsi mesi e il capitolo è lungo ancora. Si sarebbero potuti finanziare nuovi mezzi, rivitalizzare luoghi per distribuire attività, aumentare spazi negli ospedali. Con tutto questo molte polemiche (dalle scuole, alle restrizioni) si sarebbero evitate.

Ma poco importa: l’importante è pensare come ulteriormente cementificare spiagge, come ottenere certificazioni varie e vincere concorsi. Ma questa è un’altra storia…