Tortora, impianto di San Sago: si organizzano le manifestazioni del 26 novembre e del 6 dicembre

CALABRIA. IMPIANTO DI SAN SAGO DI TORTORA. SI ORGANIZZANO LE MANIFESTAZIONI DEL 26 NOVEMBRE E DEL 6 DICEMBRE

Continua l’organizzazione delle manifestazioni per dire “no” alla riapertura dell’impianto di San Sago di Tortora.
Due quelle che si terranno nell’arco di dieci giorni.

La prima è fissata per venerdì 26 novembre, a partire dalle ore 10. In piazza Stella Maris si riunirà il corteo che raggiungerà la foce del fiume Noce. La manifestazione è stata organizzata da Legambiente, in collaborazione con i sindaci dei comuni della Valle del Noce.
Intanto, è partita la campagna di adesione per la manifestazione di Potenza, sotto la sede della Regione Basilicata. Un sit-in si terrà il 6 dicembre, alle ore 11.
Avviate le prenotazioni per il servizio bus da Tortora, Lagonegro e Lauria. Anche in questo caso, il comitato spontaneo di cittadini e rappresentanti delle associazioni nato dopo il consiglio comunale straordinario di fine ottobre tenutosi a Tortora, ha ricevuto il massimo supporto dei sindaci della Valle del Noce.

IL COMUNICATO STAMPA DI LEGAMBIENTE MARATEA

Venerdì 26 novembre, alle 10:00 a Tortora, Legambiente organizza la Marcia per la delocalizzazione dell’impianto di San Sago: migliaia di piedi, di braccia, di cuori e di bocche per GRIDARE NO alla sua riapertura.
Affrontiamo la tutela ambientale con un altro atteggiamento: non vogliamo essere NIMBY ( NON NEL MIO GIARDINO), VOGLIAMO, bensì, che si valuti sempre l’alternativa più ecologica e meno impattante possibile. Perciò, NO alla RIAPERTURA dell’impianto di San Sago tout – court, SI alla sua delocalizzazione in un’altra area, più idonea al tipo di rifiuti trattati!

Non possiamo restare indifferenti, mostrando indolenza anche quando è in gioco la nostra salute e quella dei nostri figli: proviamo ad imprimere un senso diverso alle cose, proviamo a sovvertire quell’ordine che ci vuole solo destinatari delle decisioni i cui effetti, inevitabilmente e rovinosamente, ricadono su di noi. Uniamoci tutti per difendere la nostra terra, la nostra casa, il nostro pianeta.
Mamme, papà, bambini, studenti, politici, cittadini comuni, tutti insieme, perché solo insieme possiamo farci ascoltare, possiamo costruire un altro mondo possibile, dove i nostri figli e nipoti possano continuare a godere delle bellezze della nostra terra.