Traditori del Sud (di Gioacchino Criaco)

Traditori del Sud

di Gioacchino Criaco

Il nostro Sud, la nostra Terra. Il mondo a cui apparteniamo su cui non abbiamo diritti esclusivi. Nostra per dire che abbiamo avuto il privilegio di averla per madre, nostra riferita a tutti, di tutti. Casa aperta senza porte e finestre. Tutti hanno potuto venirci per millenni, alcuni ci sono arrivati con mala creanza. Ma per molti è stata rifugio, salvezza. Mondo importante fino a che sia stato alla portata di tutti. E poi casa da abbandonare, rovina da lasciare in polvere perché i suoi figli servivano ad altri fini, ad altre terre.

Se si dovesse indicare chi abbia tradito, chi tradisce il Sud; pochi sfuggirebbero, sfuggiremmo al dito puntato. Solo alcuni di noi sudici possono dirsi figli leali, fino in fondo. Nel senso di aver protetto nel modo migliore possibile un contesto, dal punto di vista della natura, obiettivamente delle meraviglie, e poi un sunto culturale e di popoli realmente onnicomprensivo e perciò vicino al punto di equilibrio che si possa pretendere di realizzare.
Molti hanno tradito molto, moltissimi un pò hanno tradito. Tradiamo ogni giorno in cui rinunciamo a lottare contro le offese che attaccano questa terra di tutti. Se non facciamo l’interesse della nostra terra tradiamo, e se ce lo dicono non dobbiamo offenderci, dobbiamo smettere di tradire. Se non tradiamo, se non abbiamo mai tradito, i fatti o la storia dimostreranno la nostra ragione.

Ma se dopo aver tradito continuiamo a tradire i vantaggi materiali, contingenti, prima o dopo si metteranno in fila uno dietro l’altro, si trasformeranno in accuse, diventeranno condanne. E alla fine ognuno di noi sarà solo una storia, qualcuna piccola e qualcuna più grande. E sarebbe bello, sommando errori e pregi, rimanere dalla parte buona della storia.