Una domanda ai cosentini

L’aria che si respira in città all’indomani della vittoria di Occhiuto, per gli sconfitti, è di rassegnazione. La frase più ricorrente, tra le loro fila, continua ad essere questa: ma è possibile che alla luce di tutto quello che è uscito fuori sulla corruzione a Cosenza, la Giustizia, nei confronti dei chiamati in causa, politica e mafiosi, ancora non ha fatto niente?

Una sorta di mantra per esorcizzare la sconfitta. Ma anche una formula strumentale che più che invocare Giustizia, chiede vendetta. E la Giustizia non può essere vendetta. Dovevano pensarci prima a chiedere Giustizia, quando hanno avuto le occasioni di dare battaglia a tempo giusto, e invece hanno preferito, per convenienza, il silenzio. Ecco perché oggi non sono credibili.

Ma c’è anche un’altra domanda che ricorre dalla chiusura delle urne ad oggi. Che nessuno può dire strumentale.

Più di qualcuno, tra questi io, vorrebbe chiedere una cosa a tutti i cosentini che hanno votato Occhiuto: secondo voi a Cosenza la ‘ndrangheta, la corruzione, le tangenti, lo strozzo e la politica ladrona, esistono? E, secondo voi, è giusto indagare fino in fondo e senza reticenze, ma anche senza pregiudizi, su questi fenomeni in città?

Una domanda che, se potessi, farei porta a porta. Tanta è la curiosità di sapere cosa dice a proposito la gente. Perchè a Cosenza non si capisce una cosa: un giorno è la città più corrotta d’Italia, un altro è una città tranquilla, un altro ancora non c’è la mafia, quello successivo sono tutti mafiosi. E poi, la Commissione Antimafia dice che non è un’ isola felice, la DDA dice che la corruzione dilaga e invece  per i giornali locali non succede niente.

Ancora: nei giorni di commemorazione di questa o quella vittima di mafia, le autorità cittadine ci esortano non abbassare la guardia, a denunciare il malaffare, salvo poi, quando lo fai, ti accusano di ciotia o insabbiano tutto. A chi bisogna ascoltare?

Dobbiamo metterci tutti d’accordo su questo. Cari cosentini, rispondete: a Cosenza la malavita e la politica hanno camminato insieme, si o no? 

Oltre la metà dei cosentini potrebbe pensare che Cosenza sia estranea a fenomeni mafiosi e corruttivi. Tradotto: a Cosenza non si pagano tangenti, al Comune tutti gli appalti sono sempre stati concessi a regola d’arte ed eseguiti a norma di legge, non esistono le “mmasciate”, non esistono processi truccati, non ci sono le bustarelle, non si falsificano atti, non c’è lo strozzo, i commercianti non pagano il pizzo, non esiste la raccomandazione e la pastetta, non si truccano graduatorie e liste varie,  e soprattutto la politica è onesta. Una città modello.

Allora non capisco perché spesso e volentieri ci lamentiamo del contrario, come ci capita di sentire e di dire durante tutto l’anno, e in qualsiasi luogo pubblico della città.

Dove sta la verità? O meglio, chi dice la verita? Chi sostiene che le istituzioni a Cosenza sono corrotte o eventualmente chi dice che non esiste nessuna corruzione?

Come la pensiamo su questo tema noi di Iacchite’ lo abbiamo ampiamente scritto. Abbiamo pubblicato atti e certificati che provano, a nostro avviso, l’avvenuta corruzione, magari lo abbiamo detto con aggettivi squalificanti e una prosa poco ortodossa, ma questo per chi vuol vedere e capire fino in fondo rimane un aspetto secondario, rispetto alla denuncia.

Ci piacerebbe anche che chi sostiene il contrario, cioè che la corruzione non esiste, lo facesse o lo dicesse, come lo diciamo e lo facciamo noi: pubblicamente. Mettendoci la faccia. Potrebbe fare un bel post su FB dicendo ad esempio: a Cosenza non esiste la corruzione. Oppure scrivere un bell’articolo che noi glielo pubblichiamo al volo.  O promuovere un convegno, un dibattito dal titolo: a Cosenza non ci sono malandrini, né politici corrotti. Ma mi pare che nessuno all’oggi abbia prodotto qualcosa del genere.

Se invece a pensarla come noi sono anche tanti di quelli che hanno votato Occhiuto, viene da chiedersi: se la mafia allora c’è, e si ‘mbruscinia con la politica, chi sono questi politici che si ‘mbruscinianu? Se la corruzione dilaga, chi sono i corrotti? Perché se c’è il reato c’è per forza qualcuno che lo commette. Se c’è la mafia, c’è qualcuno che chiede il pizzo. O no?

Non possiamo dire: i politici sono corrotti, senza poi pretendere dalla Giustizia che accerti questo. E’ così che funziona dappertutto. Del resto come ha detto il neo insediato sindaco: sarò il sindaco di tutti. Ecco, vorrei prendessimo spunto da queste sue parole facendo diventare questa legittima richiesta di giustizia la domanda di tutti. Indipendentemente dall’appartenenza politica o dalle simpatie.

Cosa che dovrebbe fare anche il neo sindaco Occhiuto, proprio perché estraneo ad ogni intrallazzo come pensano tantissimi cosentini. Dovrebbe fare sue queste domande e auspicare un immediato intervento della Giustizia proprio per stanare la tanto odiata corruzione nella casa dei cosentini. E per diradare dalla sua persona ogni alone di sospetto che in questi ultimi tempi è circolato su di lui. E’ così che ci si comporta in un paese civile e democratico.

GdD