UNICAL: APPELLO PER IL DIRITTO ALL’ABITARE
Da anni conosciamo da vicino le esperienze di occupazione avviate dal Comitato PrendoCasa di Cosenza. Per tanti di noi rappresentano un’interessante realtà che è riuscita a spezzare i meccanismi dell’esclusione e dell’intolleranza, riunendo sotto la stessa lotta per l’abitare persone con provenienze e identità differenti. Ci riferiamo, infatti, a esperimenti innovativi di abitare interculturale, capaci di offrire un tetto a tanti italiani e stranieri muniti di un regolare permesso di soggiorno, che qui per l’appunto si incontrano e confrontano con l’obiettivo di condividere pratiche di mutuo-aiuto orientate ad una maggiore sostenibilità ambientale e sociale.
Oggi, a Cosenza, queste comunità meticce di lotta per la casa, rappresentano dei veri e propri laboratori di integrazione e cooperazione sociale, che si sono progressivamente aperti alla partecipazione dell’intera cittadinanza migliorando la qualità dei legami sociali; arricchendo di nuovi spunti strategici le politiche locali orientate alla rigenerazione di beni e spazi urbani prima sottoutilizzati o dismessi; offrendo agli enti locali l’opportunità di affrontare i molteplici bisogni che emergono sul territorio, nonostante i tanti vincoli imposti dal patto di stabilità.
Crediamo, pertanto, che queste nuove forme di abitare vadano analizzate in tutta la loro complessità, con la consapevolezza dell’estrema debolezza che ha storicamente contrassegnato l’edilizia pubblica italiana. Tenendo presente, a questo proposito, che su 31 milioni di abitazioni italiane, 7 sono vuote a fronte di 500 mila persone che non possono permettersi un alloggio. E le Regioni meridionali esasperano il quadro nazionale, con la Calabria che, per poco meno di 2 milioni di abitanti, presenta 1.250.000 alloggi di cui vuoti 480.000.
Per tutto ciò, anche nella qualità di esponenti del mondo universitario, chiediamo alle istituzioni e all’intera cittadinanza di difendere e sostenere le esperienze abitative avviate dal Comitato PrendoCasa, bloccando l’esecuzione degli sgomberi che si stanno annunciando e mostrando, invece, la giusta sensibilità verso pratiche che “curano” dal basso i diritti e la qualità della democrazia, al fine di aprire un confronto che porti a condividere scelte meno traumatiche e più partecipate.
PRIMI FIRMATARI
Giuseppe Bornino, Università della Calabria
Carmelo Buscema, Università della Calabria
Antonino Campennì, Università della Calabria
Francesco Campolongo, Università della Calabria
Paolo Caputo, Università della Calabria
Gilda Catalano, Università della Calabria
Emanuela Chiodo, Università della Calabria
Giulio Citroni, Università della Calabria
Giuliana Commisso, Università della Calabria
Maria Laura Corradi, Università della Calabria
Alessandra Corrado, Università della Calabria
Mario Coscarello, Università della Calabria
Giancarlo Costabile, Università della Calabria
Mariafrancesca D’Agostino, Università della Calabria
Pietro Fantozzi, Università della Calabria
Laura Fiocco, Università della Calabria
Sonia Floriani, Università della Calabria
Daniele Garritano, Università della Calabria
Giampaolo Gerbasi, Università della Calabria
Oscar Greco, Università della Calabria
Walter Greco, Università della Calabria
Sabina Licursi, Università della Calabria
Donatella Loprieno, Università della Calabria
Giorgio Marcello, Università della Calabria
Elena Musolino, Università della Calabria
Paolo Perri, Università della Calabria
Paolo Pugliese, Università della Calabria
Fernando Puzzo, Università della Calabria
Francesco Raniolo, Università della Calabria
Antonella Salomoni, Università della Calabria
Domenico Sorrenti, Università della Calabria
Silvia Sivini, Università della Calabria
Valeria Tarditi, Università della Calabria
Daniela Turco, Università della Calabria
Annamaria Vitale, Università della Calabria
Giovanna Vingelli, Università della Calabria