Unical, la rabbia dei giovani comunisti: “Crisci, la metro non serve a nessuno”

Cosenza, lì 14 giugno2017

L’OCCASIONE UNICA È UN VERO TRASPORTO PUBBLICO, NON LA METRO.

Come Giovani Comunisti/e, cittadini e studenti dell’area urbana, esprimiamo la nostra netta contrarietà alla costruzione di una Metropolitana di Superficie che non risolve in nessun modo il problema dell’integrazione del Campus con le città di Cosenza e Rende.

Le dichiarazioni del Rettore Crisci, secondo il quale la costruzione della metropolitana di superficie rappresenta un’occasione unica per la mobilità dell’area urbana, è del tutto fuori luogo. Lo invitiamo a vivere davvero Cosenza e Rende, a stare di più insieme agli studenti universitari che popolano l’Unical per capirne i problemi e comprendere che la metro non è affatto la soluzione verso l’isolamento che il Campus di Arcavacata vive. Abbiamo bisogno di un vero trasporto pubblico, e ne abbiamo bisogno ora.

Il Rettore ha mai preso un autobus da e per Arcavacata? Si è mai accorto del costo esorbitante del biglietto, degli orari assolutamente insufficienti e soprattutto sconosciuti all’utenza?  Un progetto faraonico come la metro, con l’abnorme spesa di 160 milioni di euro e che impiega ben 40 minuti per completare il collegamento tra l’Unical e Cosenza, non serve a nessuno. Anzi, peggiorerebbe la condizione della vivibilità dell’area urbana.

Probabilmente per il Rettore Crisci la metro è rivoluzionaria così come per Oliverio è rivoluzionario l’Intercity che collega Reggio Calabria a Taranto in sole 7 ore. Oliverio e Crisci vengano a vedere la condizione della stazione di Castiglione Cosentino il lunedì mattina e nel weekend, con gli studenti ammassati come sardine nei vagoni del treno regionale di turno, si renderanno immediatamente conto di quali sono le esigenze e le vere soluzioni al disagio che tutti i calabresi vivono quando si parla di trasporto.

Chiediamo di utilizzare questa cifra per un vero trasporto pubblico, con più corse, anche di notte, con mezzi nuovi, prezzi più bassi, l’acquisto di nuovi mezzi ecologici, senza distruggere l’assetto urbano delle città di Cosenza e Rende, attraverso la rimodulazione dei programmi europei per indirizzare i 160 milioni di euro, per un modello di mobilità sostenibile ed intelligente.

Un servizio che migliori la vita e la mobilità dei cittadini, non la solita opera faraonica inutile.

Stefano Vento- Coordinatore Giovani Comunisti/e

Federazione di Cosenza