Vibo, sanità mafiosa: il giocoliere Giuliano prepara l’ascesa di “Barracca”

Giuseppe Barilaro, sindaco di Acquaro

Dopo una breve pausa il commissario dell’Asp di Vibo torna sul palco dello spettacolo ad esibire i suoi giochi di prestigio tirando fuori dal cilindro un vecchio cavallo di battaglia che ancora non è riuscito a piazzare nei piani alti della sanità vibonese.

Si tratta del figlio prediletto della politica che conta e del suo capobastone Michele Comito che ora vuole imporre al “feraro” di Catanzaro il pupillo di sempre, il famigerato Giuseppe Barilaro (sindaco commissariato di Acquaro) per fare da contraltare alle assunzioni dei tanti dirigenti che evidentemente non rispondono “signor si” al puparo.

Con la delibera 419 del 9 marzo 2023 il commissario Giuliano dà avvio alle danze per soddisfare la sete di potere del capobastone. II sindaco più chiacchierato d’Italia, sotto i riflettori della Commissione di accesso antimafia, al lavoro per verificare gli intrecci affaristici mafiosi, momentaneamente al “confino” incomincia ad assaporare il piacere del trionfale rientro a gamba tesa come direttore della struttura più importante dell’Asp (Gestione risorse umane) nonostante al comune di Acquaro l’esito del commissariamento è ormai orientato verso lo scioglimento per infiltrazioni mafiose.

I corpi sani delle istituzioni stanno mettendo in discussione al sindaco ragazzino il diritto di guidare un paesino di mille anime evidentemente per le sue malefatte. I corpi malati delle istituzioni lo vogliono invece collocare in uno dei posti più delicati e importanti quale ristoro per il torto subito (con la nomina della commissione di accesso) affidandogli la gestione dei concorsi in un ente che è considerato come la ex Fiat.
Il giocoliere Giuliano senza tanto scomporsi sta tentando di rimediare agli errori del passato che gli sono valsi l’inimicizia con il diretto interessato (Barillaro) e provocato forti mal di pancia al capo bastone (Comito) senza rendersi conto che la soluzione prospettata si appalesa peggiore del male.

L’avviso di selezione definito apparentemente pubblico in verità ha un solo destinatario che è il signor Giuseppe Barilaro detto Barracca. Infatti i requisiti del bando sono talmente blandi al punto tale che possono partecipare anche un sacco di persone ma tanto, alla fine, la differenza la farà il colloquio che verosimilmente sarà gestito dalla solita dama rossa (Direttore Amministrativo) totalmente asservita ai desiderata del giocoliere Giuliano e del suo capobastone massone Cornito.
Alla fine quello che conta non è soddisfare gli interessi dei cittadini ma solo quelli del capobastone Comito per garantirgli i suoi sporchi rapporti clientelari in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.

Che dire… la perseveranza, che è la virtù dei forti, darà i suoi frutti e, a breve, il povero errante pellegrino (Barilaro) in cerca di fissa dimora potrà finalmente traghettare dall’umile paesino di Francica dove lavora come semplice impiegato, alla corte vibonese (ASP di Vibo) di re Artù (Comito) alla faccia del merito.

E’ possibile che non si indigni nessuno? Non si indignano i sindacati, non si indignano i politici di opposizione (Mammoliti e Lo Schiavo) nonostante Mammoliti sia stato elevato al rango di componente della direzione nazionale del Partito Democratico. A questo punto ci chiediamo se Mammoliti, anche lui di Acquaro, abbia nei confronti di Barilaro e del suo collega Comito timori reverenziali o chissà cos’altro…

Non si indigna neanche la magistratura – sia chiaro -, che nonostante le evidenti illegalità e storture, perpetrate quotidianamente ai piani alti della Direzione dell’Asp, non avvia nessuna inchiesta per accertare la verità e bloccare le malefatte di questi amministratori e politici senza scrupoli.
Non si giustifica l’insensibilità politica, etica e morale del presidente Occhiuto che nonostante le tante malefatte del commissario Giuliano continua a lasciarlo indisturbato al suo posto.
Un appello accorato a tutti i cittadini in grado di intendere e volere “E’ arrivato il momento di dire basta a tanta tracotanza e degrado”. I cittadini di questa provincia di Vibo non meritano questi amministratori senza scrupoli. E’ ora di intervenire per rimuovere queste vergogne.