Vittorio Palermo in galera non è un errore giudiziario: è un crimine (di Sergio Crocco)

dalla pagina FB di Sergio Crocco

Vittorio Palermo è da 1 anno e 59 giorni a Poggioreale. 1 anno e 59 giorni in galera senza aver subito uno straccio di processo.
Per la Costituzione Italiana Vittorio Palermo è in questo momento INNOCENTE. La Magistratura Calabrese (che non ha eroi) sta tenendo in galera da 1 anno e 59 giorni un innocente.
Tra l’indifferenza generale di tutti gli pseudo garantisti calabresi. Perché anche se sei il più garantista dei garantisti in Calabria non ti conviene che ti metti contro Gratteri, il supereroe. Perché se contesti un provvedimento di Gratteri diventi automaticamente un mafioso, anche agli occhi dei supergarantisti.
L’intoccabilitá. Questa antica arte calabrese che tanto piace proprio alla ‘ndrangheta.
E difatti la ‘ndrangheta esulta a sapere un galantuomo come Vittorio Palermo in galera. Perché è la sua più bella affermazione. La perdita di credibilità della Giustizia è manna dal cielo per i mafiosi.
Vittorio Palermo è in galera perché deve fare numero a fine anno per la conferenza stampa in cui “se non ci fossi io…”.
Vittorio Palermo in galera non è un errore giudiziario: è un crimine.

Non credo in una giustizia divina ed ancora meno in quella degli uomini per come è organizzata in caste intoccabili.
Credo però nella coscienza che nel buio delle nostre stanze prima o poi ci cerca, e prima poi ci dovrete fare i conti. Un giorno capirete che la coscienza pulita è più importante di una conferenza stampa.
Un innocente in galera da 1 anno e 59 giorni non è la sconfitta della persona innocente.
È il sonno della vostra coscienza, che un giorno dovrete guardare in faccia.
Non ci sarà Maurizio Costanzo davanti a te, non ci sarà Floris, non ci sarà il pubblico applaudente.
Ci sarai tu, quando il sonno della ragione ti avrà abbandonato e sarai finalmente sveglio da capire che un innocente in galera è più importante della promozione di un libro.
Ti troverai a guardare in viso segnato per sempre di un innocente e non derubricarlo a “10% fisiologico”.
Quel 10% è fatto di familiari disperati, di nipotini che aspettano un nonno che “è partito ma sta tornando”. È fatto di lacrime, di lavoro, di passione, di vite spezzate. Quel 10% dovrebbe avere il tuo rispetto assoluto, non essere usato per ego personale.
Quel 10% è fatto di amici che devono sopportare una palese ingiustizia e devono farlo nell’impotenza.

Io sono Vittorio Palermo, perché sono Amico di Vittorio Palermo. È una delle medaglie più belle che porto sul petto.
Se lui è mafioso allora io sono il boss dei boss, il capo dei capi, il peggiore dei criminali.
Perché Vittorio Palermo è 1000 volte migliore di me.
E di te.