Ospedale iGreco, ecco cosa vogliono da Renzi il Cinghiale, Palla Palla e Madame Fifì

In molti ci hanno chiesto di chiarire meglio a che cosa vogliano andare a parare Mario Oliverio, Tonino Gentile e Madame Fifì con la strategia di affossare il progetto dell’ospedale privato del gruppo iGreco.

Cercheremo di essere ancora più chiari. Il gruppo iGreco è pesantemente sponsorizzato dai colonnelli del premier Renzi. Parliamo di gente “importante” come Maria Elena Boschi, Luca Lotti, Ernesto Carbone, Ferdinando Aiello, Stefania Covello, Carlo Guccione e compagnia bella.

Cena di lavoro all'Ariha Hotel, l'albergo de iGreco. Si riconoscono, oltre ai fratelli Greco, Luca Lotti, Stefania Covello, Ernesto Magorno e il "solito" Aiello
Cena di lavoro all’Ariha Hotel, l’albergo de iGreco.
Si riconoscono, oltre ai fratelli Greco, Luca Lotti, Stefania Covello, Ernesto Magorno e il “solito” Aiello

Palla Palla, Cinghiale e Madame Fifì sanno perfettamente che sbarrare la strada a questi “amici” dà molto fastidio a Renzi in persona e forzano la mano perché vogliono entrare a tutti i costi nell’apparato e vogliono anche dettare le regole. Più o meno come hanno fatto all’epoca dell’elezione di Mario Oliverio, quando sono riusciti ad imporlo all’ebetino, che è stato costretto a fare buon viso a cattivo gioco.

Renzi, chiaramente, si è rifatto con gli interessi, commissariando la Calabria in tutto e per tutto e levando a Oliverio e alla sua banda ogni possibilità di avere voce in capitolo sui soldi che contano per fare affari. Ma il braccio di ferro va avanti a tutti gli effetti.

Dunque, torniamo a bomba a iGreco. Che cosa vogliono Gentile, Oliverio e Madame Fifì? Il Cinghiale rivuole quel sottosegretariato al quale è stato costretto a rinunciare dopo il casino della notizia delle indagini sul figlio censurata dallo stampatore De Rose. Palla Palla vuole assicurazioni precise sulla continuazione del suo penoso governatorato della Calabria, minacciato ormai un giorno sì e l’altro pure dalle inchieste della magistratura ma anche dal pronunciamento della Consulta. E Madame Fifì vuole decidere chi sarà il prossimo candidato alle elezioni comunali di Cosenza, scegliendo un suo “cavallo” da buttare in campo alle primarie e far passare con lo stesso criterio che ha usato con Oliverio. Nel frattempo, traccheggiano e fanno incazzare Renzi e tutta la sua banda di ebetini.

Dall’altra parte, iGreco passano al piano B e puntano su Cosenza. Dopo Manna, ci sarebbe Occhiuto ma a Mario il cazzaro e quindi anche a iGreco nessuno può garantire che sarà lui il prossimo sindaco di Cosenza. Il problema è proprio questo: chi lo indicherà?

Questo è lo squallido scenario generale. La politica è tutta uguale, non c’è nulla da scegliere. E i privati che sono legati a questi carri (uno o l’altro non fa differenza, tanto alla fine si metteranno d’accordo…) sono squallidi tanto quanto i politici. Chiaro per tutti?