Santa Lucia, demolizione fabbricato: il Comune chiama ai danni i proprietari sbagliati

Come quasi tutta la parte antica della città, il quartiere Santa Lucia (di cui vi abbiamo già parlato ieri) versa in uno stato di degrado che interessa in pratica tutti gli aspetti tipici di un contesto urbano tanto particolare, quanto estremamente pericoloso.

A partire da:
– La qualità urbanistica (accessibilità, vivibilità, salubrità, dotazioni funzionali)
– La qualità edilizia
– La sicurezza strutturale
– Il livello di protezione civile
– La sicurezza sociale
– La capacità di sviluppo

Proprio per questo gli infiniti progetti di riqualificazione della zona prevedevano, che “ruderi ed edifici pericolanti, privi di valore storico-artistico e che metterebbero seriamente a rischio la pubblica incolumità in caso di terremoto: dunque saranno demoliti prima che a ciò provveda una scossa sismica, in maniera incontrollata.” (Così si leggeva in una nota del Comune di Cosenza)

E il Comune stesso a seguito del crollo di una trave ormai vetusta di un fabbricato fatiscente che destava seria preoccupazione da parte di tutti gli intervenuti per eventuali nuovi crolli, ordinò l’abbattimento del fabbricato in vico IV Santa Lucia, incaricando la ditta C.M.T. di Francesco Amendola che, tuttavia dopo una settimana, abbandonò i lavori.

Come si legge dalla determina n. 2117 del 2015:

“Alla luce dell’Ordinanza contingibile ed urgente prot. n.° 4937 Gab. Sindaco del 30.07.2014, sono stati avviati i lavori d’urgenza per la demolizione del suddetto rudere, lavori che verranno addebitati ai proprietari in quota parte ognuno per i millesimi posseduti”;

Che per poter iniziare la necessaria demolizione del fabbricato si è dovuti intervenire con apposita ditta specializzata, dotata anche di mezzo meccanico particolare che ha permesso alle maestranze intervenute di avvicinarsi il più possibile alle murature da demolire a mano, si è dato inizio alla parziale demolizione, da eseguire a mano, della muratura e dei solai, copertura ed intermedi, appunto con apposito mezzo che ha sostituito egregiamente l’impalcatura tradizionale che nello specifico non poteva essere installata visti gli spazi ridotti;

Per quanto sopra esposto, il Settore 8° Ambiente Edilizia Privata , ha predisposto un computo di stima relativa ai lavori di “demolizione di un fabbricato pericolante in Vico IV° S. Lucia ”, per un importo complessivo presunto, pari ad € 48.190,00;

che, ricorrono, pertanto, i presupposti per procedere all’affidamento dei lavori mediante cottimo fiduciario, secondo le citate disposizioni di legge;

che, il RUP, al fine di eseguire i lavori di ripristino dello stato dei luoghi di cui in oggetto, ha proceduto a contattare la Ditta C.M.T. di Francesco Amendola, di fiducia dell’Amministrazione, la quale si è dichiarata disponibile alla esecuzione dei lavori di cui alla presente Determinazione.”

La ditta di fiducia dell’Amministrazione, tuttavia, dopo quasi un anno non ha portato a termine il proprio lavoro, il fabbricato è ancora lì in stato peggiore di quello di prima. Sicuramente ci saranno state complicazioni per le quote da versare da parte dei proprietari, perciò il Comune ha chiamato ai danni gli stessi, inviando però le raccomandate alle persone sbagliate, cioè ai proprietari del palazzo adiacente sempre in vico IV Santa Lucia, che avevano già provveduto alla messa in sicurezza.

Gli abitanti del posto sottolineano che non sono loro le persone proprietarie del fabbricato che doveva essere demolito e che quello giace ancora lì nell’attesa che crolli da solo.

Consigliamo all’Amministrazione di rivedere bene le carte e d’intervenire urgentemente, perchè i residenti di Santa Lucia sono stanchi di attendere che si realizzino progetti secolari.

Valentina Mollica