Visti dall’ala. Massimo Mauro su Repubblica: “Catanzaro fiore all’occhiello del calcio italiano”

Nella sua rubrica del lunedì su Repubblica, “Visti dall’ala”, Massimo Mauro fa i complimenti al Catanzaro da catanzarese appassionato dei colori giallorossi. Mauro ha iniziato la sua carriera proprio con il Catanzaro e seppur giovanissimo, si è imposto all’attenzione nazionale tra il 1979 e il 1981 spiccando poi il volo verso club importantissimi come Napoli, Juventus e Udinese dove ha avuto l’onore di giocare al fianco di Maradona, Platini e Zico. 

di Massimo Mauro 

Fonte: Repubblica

Parto con il Catanzaro, che è finalmente tornato in Serie B. Non era facile dopo tanti anni di sconfitte nei play off fare una annata così entusiasmante. Basti dire che è la prima volta che una squadra vince il campionato quando è ancora inverno. Allenatore e giocatori sono stati un gruppo pazzesco, ora sarò tifoso di una squadra che milita in serie B e molto presto vorrei diventarlo di una di serie A…  Complimenti al presidente Noto, che dopo tanti sacrifici ha raggiunto l’obiettivo che tutta la città merita. I tifosi sono eccezionali, a Salerno c’erano 8mila persone ed è stato uno spettacolo commovente. E’ veramente un fiore all’occhiello del calcio italiano. Non era mai successo che una squadra vincesse il campionato in inverno.

Passando alla serie A, sia in Inter-Juve che in Lazio-Roma ho visto un nervosismo spinto agli eccessi tra i giocatori. Un conto è darsele sul campo, un conto è essere sleali e cercare sempre di porre in errore l’arbitro. Prendiamo il rosso a Ibanez, che fa due falli inutili, di quelli che anche se non tocchi il giocatore quelli bravi dicono che è punizione. Il problema è che o si mette a posto il regolamento o altrimenti le gare dovrebbero finire 8 contro 8. Lasciare una squadra in dieci per due falli di gioco, almeno per come la vedo io, non ci sta. Poi la Roma merita critiche, soprattutto per come ha giocato 11 contro 11. Paradossalmente una volta in 10 e soprattutto nel  finale ha giocato meglio. E’ una questione di mentalità, di avere una linea difensiva pure a 5, magari a 6, ma un po’ più alta. Anche la Lazio non ha fatto niente di che con quel bunker davanti che si è trovata, però ha meritato di vincere.

Bene la Juventus. La squadra di Allegri ha saputo sia stare alta e giocare uomo contro uomo che andare in contropiede ed ha avuto le più grandi occasioni da gol. Fagioli, Locatelli e Rabiot hanno fatto la miglior prestazione della stagione. L’Inter ha giocato una partita di grande determinazione, ma gli uomini migliori hanno giocato male, da Calhanoglu a Lukaku. Barella poi spende milioni di energie in proteste e quando fa così è insopportabile. E’ un grande giocatore ma il carattere lo condiziona.

Sul Napoli invece dico solo una cosa: nel campionato italiano è ingiocabile…